La rosa cocktail sebbene famosa per le sue capacità rampicanti, può essere coltivata anche in vaso. Fondamentale in questa tipologia di scelta è optare per un vaso che sia profondo almeno 50 centimetri necessitando di un attecchimento abbastanza profondo per potersi sviluppare. Ovviamente devono essere inseriti dei fori sul vaso in modo da poter garantire alle rose un buon drenaggio. Trovandosi in uno spazio limitato le rose cocktail esigono un substrato che sia di ottima qualità. Questo significa che bisogna utilizzare un terreno ricco di humus e di sostanze nutritive, con ottime capacità drenanti, calcareo e leggermente acido. Il tipo di innaffiatura preferita da questo tipo di pianta rampicante è quella a goccia. Le rose cocktail vanno innaffiate una o due volte durante la settimana, senza eccedere mai.
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Il concime adatto allo sviluppo delle rose cocktail deve essere ricco di fosforo e di potassio e abbastanza solido in modo che si sciolga lentamente. Le concimazioni vanno effettuate quando spuntano i primi boccioli e poi in maniera sistematica ad ogni fioritura. I periodi migliori sono da aprile ad ottobre. Bisogna fare attenzione che il terreno non sia troppo irrigato altrimenti si potrebbe verificare un decadimento dell'apparato radicale che deve trovarsi sempre in un ambiente umido ma senza ristagni. Questa pianta ama i climi temperati ma l'esposizione al sole non deve essere eccessiva se si intende salvaguardare i bellissimi fiori. La potatura è necessaria per i rami deboli e le foglie ingiallite ma bisogna fare attenzione ed utilizzare dei guanti per evitare di essere punti dalle numerose spine presenti sui rami.
Come tutte le rose, anche la rosa cocktail è soggetta a moltissimi attacchi da parte di insetti e funghi che possono determinare delle malattie lesive per lo sviluppo corretto di questa pianta. Tra i parassiti più diffusi che attaccano la rosa cocktail ci sono sicuramente la cocciniglia e gli afidi. La cocciniglia è un parassita che si sviluppa in ambienti molto caldi e sono piccoli insetti bianchi che causano delle macchie decolorate sulla pianta. Talvolta tali parassiti sono talmente piccoli che c'è bisogno di utilizzare una lente di ingrandimento per poterli individuare. Per debellarli è possibile usare un antiparassitario o dei rimedi naturali come il sapone di Marsiglia o l'aglio. Gli afidi detti anche pidocchi delle piante sono degli insetti che si nutrono della linfa della pianta conducendola ad un lento indebolimento ed essiccamento. È possibile debellare gli afidi usando degli antiparassitari specifici.
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