Potatura lavanda

vedi anche: lavanda

Potatura

La pianta di lavanda, nel momento in cui finisce il periodo relativo alla fioritura, ha bisogno di sottoporsi ad un'operazione di potatura: infatti, tale gesto serve essenzialmente alla rimozione di tutti quegli steli fioriferi presenti ancora sulla pianta, oltre che per eseguire una perfetta cimatura della pianta.

Le piante di lavanda che non versano in condizioni particolarmente brillanti e che risultano un po' disunite, hanno bisogno, invece, di ricevere un'operazione di potatura decisamente più importante, con l'obiettivo di far rimanere solamente pochissimi centimetri di stelo.

La prima conseguenza di una potatura corretta ed efficace sarà quella di permettere uno sviluppo della pianta di lavanda maggiormente rigoglioso e più forte: in questo modo, si potrà anche notare una maggiore propensione dei germogli alla crescita.

E' fondamentale prestare tutte le cure del caso all'attrezzo con cui si porterà a termine l'operazione di potatura, dal momento che deve essere perfettamente pulito prima di procedere a qualsiasi operazione di taglio, così come deve essere accuratamente disinfettato (nella maggior parte dei casi si consiglia di eseguire tale operazione di pulizia e disinfezione alla fiamma), in maniera tale che si possa scongiurare il pericolo relativo alla diffusione di virus all'interno dei vari tessuti della pianta.

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Moltiplicazione

potatura lavanda2 La lavanda è una delle numerose piante che si propagano tramite talea.

Nel momento in cui ha fine il periodo in cui la pianta di lavanda fiorisce, che coincide nella maggior parte dei casi con il termine della stagione estiva, c'è la possibilità di provvedere al prelevamento dei rami che non fioriscono da un anno, di alcune talee che si caratterizzano per avere una lunghezza pari ad almeno dieci centimetri e non oltre 15 cm che presentino al loro interno una componente legnosa.

E' fondamentale provvedere all'operazione di taglio del ramo servendosi di un coltello particolarmente affilato, in maniera tale che si possano anche distruggere i tessuti.

Successivamente alla rimozione di tutte quelle foglie che si trovano nella parte inferiore della talea prelevata, sarà necessario inserire tale elemento all'interno di una polvere rizogena, in modo tale che si possa permettere una più veloce radicazione.

La fase successiva è rappresentata dall'inserimento delle talee all'interno di una composta che è costituita per metà da della torba e per l'altra metà da uno strato di sabbia grossolana.

La prima cosa da fare è quella di realizzare dei buchi sfruttando una semplice matita, cercando di farne tanti quante sono le talee estratte, per poi cercare di compattare il terreno nel migliore dei modi.

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Raccolta e conservazione

raccolta lavanda I fiori di lavanda si caratterizzano per essere stati già impiegati in campo medicinale anche nelle epoche più antiche, che ne avevano già intuito le importanti proprietà tramite l'ottenimento dell'essenza.

Per quanto riguarda il settore erboristico, è fondamentale sottolineare come la raccolta avvenga precisamente nel momento stesso in cui comincia la stagione di fioritura; per quanto concerne l'industria della cosmesi, ma anche per la profumeria, la raccolta coincide con il momento di massima espressione dei fiori.

In seguito all'operazione di raccolta, ovviamente, i fiori di lavanda devono essere sottoposti ad un particolare processo di essiccazione, che prevede il posizionamento dei fiori a testa in giù, all'interno di aree estremamente ventilate e sopratutto all'ombra, dal momento che i raggi solari potrebbero avere l'effetto di andare a scolorire i fiori.

Terminata l'essiccazione, i fiori vengono inseriti all'interno di appositi sacchetti e vengono poi messi in commercio; in alternativa, i fiori freschi vengono impiegati per l'estrazione dell'olio essenziale.


Potatura lavanda: Parassiti e malattie

lavanda cespuglio Tra i principali pericoli che possono attaccare la pianta di lavanda, troviamo senza ombra di dubbio vari parassiti e diverse malattie che sono in grado di incidere notevolmente sulla salute della pianta.

Da cosa si riconoscono tali disturbi?

La prima cosa da fare è quella di verificare se sulle foglie sono presenti delle macchie dalla colorazione tipicamente chiara: in questo caso, si tratta di un sintomo che sta ad indicare come un fungo estremamente dannoso, chiamato Septoria spp., sta attaccando la nostra pianta di lavanda.

In quest'ultimo, il fungo si può sconfiggere ricorrendo alla rimozione delle parti che sono state colpite dal suo attacco, ma anche provvedendo ad aumentare la ventilazione del luogo in cui si trova la pianta, così come utilizzare dei determinati fungicidi, appositamente in vendita per contrastare tali pericoli.

Anche i marciumi che si formano sia sulle radici che alla base della pianta di lavanda possono avere origine da un gran numero di funghi pericolosi.

Le piante di lavanda che subiscono l'attacco di questi funghi hanno un preciso segno distintivo, che è rappresentato da difficoltà nello sviluppo, oltre alla comparsa di alcune macchia che presentano una colorazione tipicamente compresa tra il grigio e il giallastro.

Anche in questo caso, è fondamentale operare un'ottima disinfestazione nei confronti del terreno ed apposite procedure.


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