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Inutile nasconderlo uno dei punti a favore fondamentali delle piante finte da interno è che queste, a differenza di quelle organiche, non possono morire. Non è necessario potarle, annaffiarle, badare che non marciscano, controllare che insetti, muffe o quant'altro non ne facciano la loro dimora: non si ammalano, non si rovinano, le loro foglie non si strappano ma soprattutto non "soffrono", avendo di conseguenza quell'aria di triste appassimento che troppo spesso caratterizza le piante di alcuni uffici, ma anche case private. Tutto quello che le piante finte da interno richiedono ai loro proprietari è di essere spolverate e lucidate ogni tanto: il necessario? Un panno umido e un po' di pazienza. Online è anche possibile trovare pratici consigli su come pulire le piante finte: dallo spruzzarle con acqua e aceto, al più casalingo "metodo del phon" per rimuovere la polvere.
Se proprio l'artificiale non fa per voi, anche se di pregiata fattura, ma allo stesso tempo non volete proprio rinunciare ad arredare casa o ufficio senza dover ricordarvi quando e quanto annaffiare ogni singola pianta, allora le "piante stabilizzate" potrebbero fare al caso vostro: perfetto mix di "natura e cultura" queste piante non sono state create artificialmente, ma sono il risultato di un processo di stabilizzazione eseguito su piante organiche. "Congelati" nel tempo questi organismi mantengono tutte le qualità che avevano prima del trattamento, ma perdono le loro necessità (es sole, acqua ecc..) e proprio per questo rientrano nel ramo delle piante finte per interno. La stabilizzazione si effettua sostituendo la linfa con un apposito composto chimico, che allunga la durata della pianta fino a ben dieci anni. Artificiali, ma non troppo queste piante sono adatte a chi ama l'equilibrio.
Potrebbe sembrare contro-intuitivo, ma le piante artificiali sono sicuramente più ecologiche di quelle organiche e il perché è presto detto: l'acqua. Pensate solo a quanta ne sprechereste annaffiando piante "tradizionali" ogni giorno per anni! Al giorno d'oggi poi l'acqua potabile sta diventando un bene sempre più prezioso e simili sprechi non dovrebbero essere ammissibili: certo alcuni potrebbero obbiettare che le piante finte da interno, specialmente quelle composte da plastica, produrrebbero uguale o superiore inquinamento, ma si sbaglierebbero. La plastica può essere agevolmente riciclata e le parti organiche non causerebbero danni all'ambiente. L'acqua usata per annaffiare le piante organiche, al contrario , non potrà essere più recuperata, se non dopo essere stata trattata: un dato su cui riflettere.
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