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L’impollinazione della palma da dattero è una pratica fondamentale per la produzione di frutti. Essa può essere entomofila, anemofila o artificiale. La riproduzione entomofila avviene per mezzo d’insetti, mentre quella anemofila per mezzo del vento. La riproduzione artificiale solitamente è praticata per tutte quelle coltivazioni a uso strettamente commerciale e il rapporto di piante maschi e femmine ha un rapporto di circa 1:50. L’importanza degli esemplari da cui ricavare il polline è molto importante, giacché da esso dipende la forma, la pezzatura, il periodo di maturazione dei datteri etc. La palma da dattero, nonostante prediliga ambienti temperati caldi e subtropicali, è in grado di resistere a temperature di circa -5 °C. Tuttavia, per fare in modo che la pianta realizzi ai propri frutti, ha bisogno di temperature comprese tra i 30 °C e i 40 °C e con bassi livelli di umidità. Predilige essere messa a dimora in luoghi colpiti direttamente dai raggi solari, si adatta a qualsiasi struttura del terreno, anche se predilige un terriccio molto drenato e fertile.
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Le varietà di palma da dattero presenti sul mercato sono innumerevoli e si dividono principalmente in tre gruppi: a frutti secchi, semimolli e molli. La varietà che produce frutti semimolli è la più nota e sviluppa dei datteri di medio pregio. La pianta di datteri molli produce frutti grandi, teneri e molto pregiati. Infine, la palma da dattero a semi secchi produce molti frutti ma poco pregiati. Le annaffiature sono molto importanti per questi esemplari di piante, tant’è che sono state realizzate delle tecniche d’irrigazione atte a fornire alle palme da dattero il giusto apporto di acqua. Esse solitamente sono messe a dimora in oasi e vicino a dei corsi d’acqua. In altre regioni invece, sono state realizzate delle canalizzazioni sotterranee e pendenti, atte a trattenere l’acqua piovana e trasportarla lungo l’apparato radicale di queste specie.
La principale tecnica di coltivazione della palma da dattero è la propagazione mediante polloni. La moltiplicazione mediante semi, solitamente non è praticata, in quanto essa può dare vita ad esemplari con diverse caratteristiche dei frutti. Riguardo alla moltiplicazione mediante polloni, basta rimuovere quello nato dalla pianta madre e metterlo a dimora in piena terra almeno dopo un anno. La produzione dei primi frutti si ha tra il 6° e il 7° anno d’età. La potatura delle foglie vecchie è molto importante, giacché si evita l’insorgere di malattie e attacchi ad opera di parassiti. La raccolta dei datteri avviene tagliando interamente il grappolo, e a essa segue un trattamento per proteggere la pianta dall’attacco d’insetti molto dannosi per la sua salute. Tra i principali parassiti dannosi, il più noto è il punteruolo rosso. È un coleottero molto infestante che porta alla morte della pianta. La cura principale è data dall’eliminazione delle parti vegetative infette.
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