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Nella coltivazione del ciclamino, i substrati ideali devono essere perfettamente acidi e formati da terra, torba e sabbia in rapporto 1:1:1. Il fondo deve essere assolutamente drenante per evitare ristagno idrico. Dopo svariati anni è indispensabile procedere al rinvaso. Si comprende benissimo quando è giunto il momento di quest'operazione, perché è quello in cui le radici non trovano più spazio nel vaso ed iniziano a fuoriuscirvi. Quest'operazione è da fare preferibilmente al termine della fioritura (tra la stagione primaverile e quella estiva). Il ciclamino si riproduce esclusivamente per seme da raccogliere in estate. Per simulare l'impollinazione, prendere un pennello e prelevare il polline depositandolo immediatamente sugli stimmi. La semina dei semi deve essere effettuata nel mese di settembre.
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Una delle fasi più importanti nella coltivazione del ciclamino è quella relativa alla concimazione. Un corretto apporto degli elementi indispensabili, infatti, non solo permette una crescita ideale della pianta, ma anche una vita sana e, quanto possibile, al lontano dalla malattie. Il fertilizzante perfetto per il ciclamino deve essere possibilmente di tipo liquido e specificatamente indicato per le piante fiorite. Questo si deve disciogliere nella medesima acqua che si utilizzerà per l'annaffiatura e va somministrato mediamente ogni 10 giorni. Durante il periodo caratterizzato da una maggiore crescita vegetativa, il concime più adeguato deve contenere elevatissimi percentuali di azoto, in maniera da favorire una maggiore produzione di foglie. Successivamente si dovrà pensare anche all'integrazione di un altro elemento indispensabile, ovvero il potassio.
L'esposizione ideale è contraddistinta da una buona luce ma assolutamente non sotto il sole diretto. Anche le fonti di calore vanno evitate. Le zone in cui si colloca il ciclamino devono essere ben aerate e contraddistinte da un'ottima umidità ambientale. Il ciclamino non è frequentemente vittima di attacchi. Tra questi, la cosiddetta "botrite", causata dalla troppa acqua, per cui è indispensabile la rimozione delle foglie colpite ed una maggiore aerazione. Il "ragnetto rosso" è uno dei parassiti maggiormente temuti dal ciclamino. Provoca l'ingiallimento delle foglie e va combattuto con un apposito acaricida o semplicemente nebulizzando la pianta per aumentare l'umidità ambientale ed eliminare l'aria eccessivamente secca che favorisce la proliferazione di questi parassiti. Importante non esagerare con gli apporti di acqua perché si andrebbe incontro a marciume inevitabile delle radici.
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