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La gloxina ama le posizioni molto luminose ma vanno accuratamente evitati i raggi diretti del sole, la temperatura ambientale non dovrebbe scendere sotto i 18° C . Le annaffiature devono essere frequenti in estate, due volte alla settimana, alla fine della fioritura andranno ridotte ad una ogni due settimane, evitare di bagnare foglie e fiori per prevenire l'insorgenza della muffa grigia e del marciume. Durante la fioritura concimare una volta alla settimana. In autunno, dopo la fioritura, la parte aerea inizia a disseccarsi, quando questa fase si è conclusa i tuberi vanno estratti dal terreno e posti in un luogo fresco e asciutto, al buio, la temperatura ideale di conservazione è di 10-12° C, dove rimarranno fino al mese di marzo successivo, quando verranno rinvasati, utilizzando un terriccio ricco di torba. I tuberi possono essere riutilizzati per tre quattro anni consecutivi, poi vanno sostituiti.
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La gloxinia si riproduce da seme e può essere moltiplicata per talea della foglia o da divisione del tubero. Si semina a febbraio-marzo in terrine riempite di terriccio per semi, alla temperatura di 20°C, le piantine andranno trapiantate in vaso, contenente terriccio ricco di torba. La divisione dei tuberi si effettua a marzo, i tuberi conservati dall'anno precedente vanno divisi a metà e rinvasati in vasi riempiti di terriccio torboso, vanno tenuti alla temperatura di 20°C, il terreno deve essere mantenuto umido. La talea si mette a radicare in giugno-luglio, si prende la foglia e si praticano delle incisioni, sulle nervature più grosse della pagina inferiore, la foglia andrà appoggiata, con la pagina inferiore a contatto col terreno, in una terrina riempita con torba e sabbia. Dalle incisioni nasceranno le nuove piantine.
La gloxinia può essere colpita dalla virosi del pomodoro, questa malattia si manifesta con la comparsa di anelli scuri sulla lamina fogliare, non è possibile nessun tipo di cura, è necessario distruggere la pianta colpita per evitare che la malattia venga trasmessa alle altre piante. Esagerare nelle annaffiature o bagnare molto spesso foglie e fiori può provocare la comparsa della muffa grigia, andrà combattuta con degli anticrittogamici. Gli afidi possono attaccare foglie e fiori, questi piccoli insetti, chiamati anche pidocchi delle piante, succhiano la linfa, mentre lo fanno emettono una secrezione zuccherina, chiamata melata, che cade sulla pianta rendendola appiccicosa e attira altri insetti come api e formiche. Vanno combattuti lavando le foglie e utilizzando insetticidi specifici. La troppa esposizione al sole può provocare l'aricciamento delle foglie.
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