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La lavanda è una pianta molto conosciuta e coltivata in tutta l'Europa, il bacino del Mediterraneo e l'Africa settentrionale. Il motivo della sua ampia diffusione si trova non solo nella bellezza e nel profumo della piante e dei fiori, ma anche nelle virtù che le vengono attribuite. Dagli effetti afrodisiaci nel medioevo, alla capacità di rilassare tanto da favorire il sonno, alle proprietà antisettiche, fino a quelle utili a combattere l'emicrania, la dispepsia e la flatulenza, la lavanda è coltivata non solo per la gradevolezza e il profumo. Il suo nome è emblematico e molto significativo; proviene dal latino e significa "lavare". Anche nel medioevo era utilizzata aggiungendola all'acqua del bagno per profumare il corpo. Pianta perenne e cespugliosa, la lavanda fiorisce da giugno a settembre, producendo spighe che spuntano tra le foglie lanceolate verdi tendenti al grigio. I fiorellini sono viola e profumatissimi ed anche i fiori di lavanda secchi mantengono il gradevole aroma, tanto da essere appositamente seccati per profumare la biancheria, ma anche per tenere lontane le tarme dagli armadi.
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I fiori di lavanda secchi sono semplici da ottenere, con alcune accortezze utili per avere un risultato migliore. Abbiamo visto che la lavanda fiorisce nei mesi estivi, quindi durante tutto questo periodo si possono raccogliere le spighe floreali, man mano che sono fiorite. Meglio non aspettare che tutti i fiorellini della spiga siano aperti, in modo da averli al massimo del loro splendore. Gli steli vanno tagliati alla base con una forbicina, possibilmente al mattino. Raccogliere periodicamente gli steli fioriti aiuta la pianta a produrne di nuovi. A questo punto, i rametti fioriti possono essere essiccati in due modi. Il primo sistema, che lascia i colori più vivi, è quello di farne tanti mazzetti legati alla base con una cordicella e appenderli in un locale buio, ben ventilato, come può essere una cantina o un garage. Ci vorranno circa 2 settimane. L'altro metodo consiste nello stenderli su una superficie di legno, come un tagliere (né plastica, nè lamiere) ed esporli al sole e all'aria. Questo sistema è più veloce, ma scolorisce i fiori. In entrambi i casi saranno pronti quando, toccando i rami, i fiori si staccano facilmente.
Quando le spighe di lavanda sono ben secche, senza più alcun residuo di umidità, si possono usare così come sono, oppure facendo cadere i fiorellini e usando solo quelli. Per profumare biancheria e tener lontani gli insetti, le nonne legavano i mazzetti verso la metà della loro lunghezza e ripiegavano i gambi sui fiori, in modo da imprigionare questi ultimi ed impedirgli di staccarsi. Legavano poi la sommità dei gambi che si viene a trovare sui fiori e ottenevano un profumato ovale contenente i fiori all'interno. In alternativa, i mazzetti fioriti debitamente accorciati possono essere inseriti in sacchetti o nei veli, quelli classici da bomboniere. Ma ci sono molti usi per questi fiori essiccati. Ad esempio, gli inglesi mettevano qualche spiga sotto il cappello per prevenire colpi di sole e cefalee, oppure si possono inserire nei cuscini per curare l'insonnia e migliorare la qualità del sonno. I fiori di lavanda secchi possono essere aggiunti, prendendo esempio dai popoli antichi, all'acqua del bagno per rilassarsi e profumare il corpo. La lavanda in vaso o in giardino è una fonte preziosa per raccogliere e seccare i suoi fiori e farne buon uso.
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