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La leggenda narra che le renne vivono al polo nord in una foresta ricoperta di neve bianchissima e tutti gli anni Babbo Natale va in quel luogo per reperire le renne più robuste e veloci per trainare la sua slitta carica di regali. Un anno gli successe un fatto strano, in quella foresta trovò una famiglia di renne con alcuni cuccioli, uno dei quali, Rudolph appunto, aveva una particolarità: a seconda degli stati d’animo della piccola renna, il suo naso diventava rosso e la sua famiglia, in modo particolare i suoi fratellini, si divertivano a giocare con esso. Come per tutti i bambini arrivò il momento di andare all’asilo e poi a scuola, fu un periodo molto brutto per Rudolph, i compagni di classe si divertivano a prenderlo in giro a causa del suo naso rosso e lui cercava in tutti i modi di nasconderlo ma senza riuscirci, molte volte tornava a casa piangendo e la sua famiglia faceva di tutto per consolarlo, ma Rudolph era troppo triste e deluso. Passavano gli anni e Rudolph diventava sempre più forte e robusto e si preparava insieme alle altre renne all’arrivo di Babbo Natale, fervevano i preparativi, ogni renna si lucidava le corna, si pettinava la pelliccia per rendersi più bella delle altre agli occhi di Babbo Natale. Rudolph, dava l’impressione di essere ed era effettivamente più forte e robusto delle altre renne e per questo venne notato da Babbo Natale che però non potè portarlo con sé per via del suo naso che, a causa dell’emozione, era diventato rosso incandescente e avrebbe sicuramente spaventato i bambini. Dopo questa ennesima delusione, Rudolph corse per tutta la foresta piangendo e gridando il suo dolore; il rosso del suo naso attirò l’attenzione e la curiosità di una elfa che gli si avvicinò e gli chiese perché fosse così triste, Rudolph singhiozzando le spiegò il motivo di tanto sconforto. Sentendo questa storia che assomigliava un po’ alla sua e, sperando di confortare un po’ la piccola renna, la elfa raccontò il suo problema. Aveva sempre desiderato far parte degli aiutanti di Babbo Natale e di vivere con gli altri elfi ma, a causa delle sue orecchie tremanti, nessuno l’aveva mai voluta. I due sfortunati scoppiarono in una grande risata e dal qual momento cominciarono a frequentarsi ed a parlare delle loro disavventure. Un anno, per la notte della vigilia di Natale, era stato previsto sicuro maltempo e neve e Babbo Natale era molto preoccupato, come avrebbe fatto a portare i doni ai bambini? Chi l’avrebbe condotto alle loro case? Non avrebbe visto niente con questo tempo! Bisognava trovare una soluzione. Decise di scendere nella foresta delle renne e lì fu attirato dalla luce rossa fortissima del naso di Rudolph, ecco la soluzione! Non c’era niente di meglio di una luce così forte per farsi strada nella neve fitta! Chiese allora a Rudolph di aiutarlo a condurre la slitta mettendosi a capo delle altre renne, naturalmente la piccola renna accettò. C’era però un problema per Babbo Natale: chi gli avrebbe indicato la strada di ritorno al paese di Natale in mezzo a quella nevicata così abbondante? A Rudolph venne l’idea di chiamare la piccola elfa incontrata nel bosco, lei li avrebbe ricondotti indietro, conosceva bene la strada. E così fu. La notte della vigilia, Babbo Natale, la renna dal naso rosso e la elfa dalle orecchie tremanti partirono e riuscirono a portare i doni a tutti i bambini. Al loro ritorno, Rudolph e la piccola elfa furono festeggiati da tutti gli elfi e da tutte le renne.
Le renne sono personaggi veramente molto importanti per Babbo Natale e per questo è stata dedicata loro una bellissima filastrocca. Essa contiene tutti i loro nomi e i loro compiti. Ci fa piacere pubblicarla affinché i bambini la possano imparare e, magari, recitare proprio durante la sera della vigilia di Natale.
Cometa chiede a ciascuna stellaDov’è questa casa o dov’è quella.Fulmine guarda di qui e di làPer sapere se la neve verrà.Donnola segue del vento la sciaSchivando le nubi che sbarrano la via.Freccia controlla il tempo scrupolosoOgni secondo che fugge è prezioso.Ballerina tiene il passo cadenzatoPer far che ogni ritardo sia recuperato.Saltarello deve scalpitarePer dare il segnale di ripartire.Donato è poi la renna postinoPorta le lettere d’ogni bambino.Cupido, quello dal cuore d’oroSorveglia ogni dono come un tesoro.
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