Gelsomino in vaso

vedi anche: Gelsomino

Dove collocare il gelsomino perché viva bene?

Per fare in modo che il gelsomino cresca vigorosamente anche in un vaso, è opportuno scegliere adeguatamente il luogo dove sistemarlo, tenendo conto che si tratta di un rampicante a cui serve una grande quantità di luce.Il gelsomino, infatti, non soffre il caldo estivo. Durante la stagione invernale, al contrario, si deve prestare molta attenzione, perché il gelo intenso e prolungato danneggerebbe le radici, molto delicate. Allo stesso modo il gelsomino risulta insofferente nei confronti del vento. Per l'invaso è opportuno procurarsi del terreno di medio impasto, sciolto e ben concimato e del fertilizzante liquido da somministrare una volta al mese. Per proteggerlo dal gelo, inoltre, si può cospargere il terreno, in prossimità delle radici, con paglia e corteccia sminuzzata.
Fiori bianchi del gelsomino

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Quali sono le condizioni ideali per la coltivazione del gelsomino?

Come cresce il gelsomino Il gelsomino è una pianta arbustiva e rampicante che, grazie alla facilità di coltivazione, alla sua versatilità e alla resistenza, può essere utilizzata per la realizzazione di siepi, per il rivestimento di cancellate e muretti oppure per creare delle barriere naturali e profumate per la propria privacy.Il terreno ideale per la coltivazione del gelsomino è composto dal 70% di terriccio da giardino unito al 30% di ghiaia che facilita il drenaggio dell'acqua. In alternativa si potrebbe sostituire il pietrisco con uno strato di argilla espansa da collocare sul fondo.Per la coltivazione in vaso esistono alcune specie più adatte di altre. In generale bisogna scegliere vasi con dimensione di almeno 30 cm anche se è preferibile usare contenitori quanto più possibile larghi e profondi. Per quanto riguarda la composizione del terreno, valgono le regole generali sopra citate.

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    Cura e sistemazione ideale per il gelsomino in vaso

    Ramo di gelsomino trapiantato Il gelsomino è una pianta abbastanza adattabile, che non necessita di particolari interventi di mantenimento. Per la sua propagazione si consiglia di ricorrere al taleaggio: dopo aver prelevato talee legnose con una lunghezza pari ad almeno 8-10 cm, si fa in modo, anche attraverso opportuni prodotti di stimolazione, che sviluppino radici. A questo punto occorre collocare le talee in torba e sabbia, attendendo che attecchiscano. Superata questa fase possono essere trapiantate nel terreno e, qui, proliferano con le stesse caratteristiche della pianta madre. In alternativa si può ricorrere alla propaggine, interrando un rametto fino alla nascita delle radici a partire da questo. Per sopravvivere non ha bisogno di molta acqua, nonostante ne favorisca la crescita e la fioritura. Bisogna evitare, tuttavia, eccessive irrigazioni che potrebbero soffocare le radici.


    Gelsomino in vaso: Potatura e malattie: i trattamenti a cui bisogna sottoporla

    Gelsomino attaccato da parassiti La potatura rappresenta un momento particolarmente importante nella vita di un gelsomino in vaso, data la sua tendenza a crescere in modo molto ampio. L'operazione va effettuata al termine della fase di fioritura, spuntando i rami che potrebbero compromettere la crescita della pianta: rametti inclinati, deboli o deformati. Per favorire una crescita omogenea della pianta, i rami possono essere legati a supporti sui quali si desidera far arrampicare il gelsomino, così da direzionarne l'espansione.Come ogni pianta, anche il gelsomino può essere soggetto all'attacco di parassiti. I più frequenti sono afidi e cocciniglie, che favoriscono la diffusione della fumaggine. Sul gelsomino, inoltre, può comparire la muffa grigia, il cui sviluppo è legato ad un'eccessiva umidità dell'ambiente.


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