Stiamo parlando di una di quelle piante che si possono coltivare con grande facilità e senza troppe complicazioni in giardino durante tutto il corso dell'anno.
La Bignonia è in grado di sviluppare un ottimo livello di sopportazione nei confronti del freddo e riesce a resistere anche nel momento in cui le temperature scendono sotto lo zero termico.Per fare in modo che questa specie di rampicanti si possano sviluppare nel migliore dei modi, è importante inserirle a dimora sempre vicino ad un muro o ad un pergolato, ma anche una cancellata va benissimo.Per quanto riguarda l'esposizione, la Bignonia Campsis necessita di un'area in posizione semiombreggiata, in cui possa essere a stretto contatto con i raggi del sole, ma solamente nel corso delle ore maggiormente fresche della giornata. Relaxdays Arco Sostegno per Piante Rampicanti, in Metallo, Marrone, 38x140x240 cm Prezzo: in offerta su Amazon a: 29,9€ |
Si tratta di una pianta rampicante che non richiede elevate quantità di acqua per il suo sviluppo, per tale ragione, è sempre meglio irrigare tale piante con un sistema costante e non troppo frequente.
In particolar modo, bisognerà prestare particolare attenzione a bagnare in maniera adeguata il substrato, magari servendosi di due secchi d'acqua: si tratta di un'operazione che deve essere eseguita almeno ogni venti giorni.E' importante tenere sempre a mente come le piante rampicanti si caratterizzino per uno sviluppo estremamente vigoroso e, qualche volta, sopratutto durante i periodi di siccità, abbiano assoluto bisogno di ricevere abbondanti quantità d'acqua.La coltivazione di una pianta come la Campsis radicans deve avvenire all'interno di un substrato caratterizzato da un ottimo livello di drenaggio, dal momento che è fondamentale evitare la formazione di rischiosi ristagni idrici.
Ad ogni modo, il terreno in cui si coltiva la Campsis radicans deve essere anche molto soffice e denotare una buona profondità.E' importante effettuare tale operazione nel corso della stagione primaverile e si può realizzare solamente dopo aver estratto le talee semilegnose dai germogli che si trovano ai lati della pianta.
Una volta svolto il prelevamento delle talee, si potrà pensare a piantarle all'interno di adeguati contenitori da propagazione, che devono essere successivamente riempiti con della sabbia.Una volta che è avvenuta la radicazione, fase che dura circa sessanta giorni, si potranno trasferire tutte le piantine di Campsis radicans all'interno di vasi dalla dimensione più elevata, ovviamente provvedendo al loro riempimento con delle composte compatte.L'operazione di potatura deve, per forza di cose, avvenire durante la stagione primaverile, cercando di fare molta attenzione alla rimozione dei rami secchi e a tagliare una parte dei rami che presentano abbondanti dimensioni.Per fare in modo di garantire alla Bignonia un ottimo sviluppo, è fondamentale integrare il terreno, tutto intorno alla pianta, con del concime organico, giunto a maturazione, nel corso della stagione primaverile o durante quella autunnale.
Una possibilità alternativa è rappresentata dal concime granulare, ma solo quello a lenta cessione, che deve essere rinnovato ogni quattro mesi.Il tipico clima che caratterizza la stagione primaverile, che presenta un'escursione termica particolarmente accentuata e una frequenza di piogge senza eguali, può sicuramente essere la causa per cui si diffondono sulla pianta delle malattie tipicamente fungine.
Questa tipologia di malattie che attaccano la Campsis radicans devono essere curate con un fungicida sistematico, che si deve impiegare, però, in un momento ben determinato: è necessario sfruttarlo in precedenza che le gemme raggiungano dimensioni troppo abbondanti.Al termine della stagione invernale, il consiglio è anche quello di impiegare un insetticida ad ampio spettro, in modo tale che possa svolgere un'azione preventiva nei confronti dei principali parassiti, come ad esempio afidi e cocciniglie.E' sempre importante tenere bene a mente come questi trattamenti, sia con insetticida che quelli con fungicida, devono essere effettuati nel momento in cui nell'area in cui si trovano le piante rampicanti non ci sono delle altre fioriture.
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