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La pianta di dragoncello presenta una particolare predilezione per i luoghi soleggiati; oltre al dragoncello russo, che ha la caratteristica di fiorire da luglio ed ottobre, possiamo trovare anche una particolare varietà francese che è, però, sterile, e può essere riprodotta solamente mediante la divisione dei cespi.
La coltivazione del dragoncello avviene nel corso del periodo compreso tra marzo ed aprile.Una volta che è stato seccato, il dragoncello deve essere conservato in contenitori ottimamente chiusi e all'interno di luoghi bui e del tutto asciutti. Api Gigante Giallo ISSOPO Agastache Nepetoides e Colibrì 200 Semi Prezzo: in offerta su Amazon a: 9,15€ |
Per quanto riguarda la composizione, la pianta di dragoncello si caratterizza per presentare al suo interno, in particolar modo, un olio essenziale che contiene estragolo e ocimene.
All'interno di questa pianta sono presenti, ad ogni modo, anche tannini, flavonoidi, amari, terpene e cumare, con quest'ultimo che presenta notevoli proprietà antispasmodiche e antidolorifiche.Il dragoncello si caratterizza per essere molto conosciuto in campo erboristico, sopratutto come ottimo rimedio per combattere il mal di denti, indigestioni ed artrosi.
Di questa pianta vengono utilizzate solamente le foglie e i capolini fioriti.Nel medioevo veniva sfruttato per contrastare i morsi di serpenti velenosi: probabilmente è questo la ragione che sta “dietro” al nome latine di dracunculus, ovvero “piccolo drago”.Il dragoncello viene frequentemente usato in campo culinario come spezia nella preparazione di piatti a base di carne e pesce: non è solamente sfruttato per il suo ottimo aroma, ma anche perché serve a stimolare l'appetito e a lenire tutti questi disturbi che fanno riferimento alla digestione.Per merito del suo notevole gusto, il dragoncello rappresenta un ottimo sostitutivo del sale e delle spezie piccanti, in particolar modo per quei soggetti che hanno uno stomaco particolarmente debole.Inoltre, il dragoncello riesce a favorire il flusso mestruale, oltre a svolgere un'azione di contrasto nei confronti della stanchezza e ha proprietà rilassanti.Per quanto riguarda l'azione terapeutica, si tratta di una pianta che viene impiegata nella medicina popolare: all'interno dei decotti o come spezia, riesce a stimolare l'appetito e agisce come digestivo, in modo tale da favorire la produzione dei succhi gastrici; inoltre, è in grado di aumentare l'attività epatica e renale, in maniera tale da garantire la depurazione dell'intero organismo.Per quanto riguarda l'azione benefica nei confronti del mal di testa, si può utilmente sfruttare il dragoncello come cataplasma: in questo caso è necessario triturare foglie e capolini fioriti freschi, per poi inserirli all'interno di una garza che verrà applicata sulla parte dolorante.
Nel momento in cui bisogna contrastare casi di indigestione, è consigliata la preparazione di un ottimo infuso: in questi casi è necessario bollire un litro d'acqua con 3-4 ramoscelli di dragoncello, per poi provvedere al filtraggio ed alla dolcificazione.Si consiglia di prendere due o tre tazze al giorno in seguito ai pasti.Per quanto riguarda i trattamenti contro l'artrosi, si possono preparare maniluvi e pediluvi: è sufficiente inserire una manciata di dragoncello all'interno dell'acqua bollente, precedentemente versata in una bacinella, per poi lasciare macerare diversi minuti, prima di usare il preparato per i fini delicati.Per contrastare efficacemente i parassiti intestinali, è importante sfruttare anche la tisana di dragoncello, che serve essenzialmente a rimuovere i parassiti che vanno a colpire l'apparato intestinale.In questi casi, è necessario versare un litro di acqua bollente su circa 25 grammi di dragoncello, per poi lasciarlo in infusione per circa dieci minuti e provvedere al filtraggio: la dose consigliata è di due tazze al giorno, una al mattino e una alla sera.
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