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Si tratta, in pratica, di piante perenni e rizomatose: in questo caso, i fiori sono formati da alcuni sepali a forma di petalo in numero molto variabile, dal tenue e delicato colore bianco o anche dai toni più vivaci e accesi. I pistilli sono anch’essi molto numerosi. C’è da dire, anzitutto, che gli anemoni che vengono coltivati al giorno d’oggi possono essere classificati in base all’epoca della loro fioritura, andando a distinguere con precisione quelle specie che tendono a fiorire nei mesi primaverili da altre che invece fioriscono nel periodo estivo-autunnale. Quando si coltivano gli anemoni, bisogna sempre ricordare che tali piante necessitano di un terreno che sia piuttosto fertile, con un’altissima percentuale di potassio, oltre che di una base sciolta, profonda e fresca: la concimazione mediante l’utilizzo del letame deve essere effettuata parecchi mesi prima della messa a dimora delle piante, cercando di evitare, in ogni caso, l’eccesso.
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La moltiplicazione di queste piante si svolge in maniera prevalente per via vegetativa, andando a impiegare i rizomi tuberi formi (i quali sono spesso e impropriamente detti anche “zampe” o, appunto, “tuberi”). Si può comunque anche far ricorso alla moltiplicazione a mezzo del seme, ma in tal caso occorrono delle precise operazioni manuali, molto lunghe e piuttosto delicate, oltre che due-tre anni per ottenere le piante da fiore che si desiderano. La coltivazione degli Anemoni a fioritura primaverile si effettua mediante la messa a dimora delle porzioni di rizoma in un periodo che va dal mese di agosto fino all’autunno più inoltrato, oppure può anche andare bene l’epoca che comprende il trimestre gennaio-marzo, ma comunque tutto dipende essenzialmente da quello che è il clima del luogo in questione. Qualche indirizzo in tal senso può risultare comunque utile: la messa a dimora nel periodo di agosto è infatti da preferire nelle regioni mediterranee (un tipico esempio è offerto dalla Liguria) e lo stesso discorso vale anche per la produzione del fiore reciso.
Tra l’altro, la fioritura vera e propria inizia a metà autunno e continua a protrarsi per tutti i mesi invernali. Se ci troviamo invece in una regione a clima più continentale (dove l’inverno è molto più rigido), allora si può mettere a dimora a fine inverno; nel caso in cui le piante di Anemone dovessero essere lasciate nel terreno per più anni è opportuno proteggere sempre gli organi che si trovano sotto terra nel corso della stagione fredda, utilizzando, ad esempio, delle foglie o altri materiali. Gli Anemoni a fioritura estivo-autunnale si mettono invece a dimora verso la fine dell’autunno o a fine inverno, sempre in rapporto, però, alle condizioni climatiche che sono presenti in quel determinato momento. Tra le specie a fioritura primaverile non si può non parlare dell’Anemone Coronaria, la più conosciuta e coltivata, anche per il suo fiore reciso. Questa pianta presenta numerosissime varietà, tra cui quelle del gruppo di De Caen a fiore semplice e quelle di Saint Brigid a fiore semi-doppio o doppio: nel primo gruppo appena citato, sono incluse la Hollandia a fiore rosso scarlatto, la Fokker (di un acceso blu-violetto) e la Sylphide rosa-violetto, mentre nel secondo gruppo meritano una menzione la Lord Lieutenant blu scuro, la Governor (la quale presenta dei fiori scarlatti) e, infine, la Rosette rosa-bianco (a fiori doppi), oltre a numerose altre.
L’Anemone Nemorosa produce di solito dei fiori molto più piccoli rispetto alla precedente, di colore bianco, ma non mancano nemmeno il rosa o colori più vivaci, a seconda delle diverse varietà; l’Anemone Ranunculoides forma degli splendidi fiori gialli, di piccole dimensioni e portati in numero di due-tre sullo stelo del fiore stesso. Molto rinomata e celebre è anche l’Anemone Apennina, che si trova nelle regioni centro-meridionali del nostro paese e porta fiori bianchi, talora azzurri. Tra le principali specie a fioritura estivo-autunnale, l’Anemone x hybrida è indicata con diversi sinonimi, tra cui quello di “japonica” (come la camelia) e deriva da numerosi incroci che sono stati posti in essere (la fioritura è abbondante e i fiori sono bianchi o rosa, con un diametro che può variare dai sette agli otto centimetri.
Infine, c’è da mettere in evidenza un’ultima curiosità. In effetti, nel genere Anemone erano un tempo comprese anche alcune specie molto variegate che appartengono invece, al giorno d’oggi, a diverse classificazioni; si tratta dei generi Hepatica e delle specie nobilis, erba trinità, con foglie trilobe e fiori che vedono spaziare il loro colore dall’azzurro-violetto al bianco-roseo, fino alla Pulsatilla.
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