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Il clima preferito dalla pianta del pomodoro è di tipo temperato-caldo, quindi sarà meglio coltivarlo d’estate oppure in serra. Non tollera ambienti ricchi di umidità in quanto molto soggetto a marciumi; preferisce climi secchi.
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Come detto nel paragrafo precedente, la pianta del pomodoro preferisce un clima piuttosto caldo; per avere la germinazione di semi bisognerà posizionare la pianta ad una temperatura non inferiore ai dodici gradi, mentre per favorire lo sviluppo e l’ingrandimento dei frutti, la temperatura ideale sarà di circa venticinque gradi durante il giorno e di quindici grandi durante la notte. Come abbiamo spiegato, il pomodoro apprezza molto un clima caldo, attenzione però, temperature troppo alte, oltre i trenta gradi, possono creare danni alla pianta e causare scolorimento dei frutti.
La pianta del pomodoro si adatta a diversi tipi di terreno, anche se preferisce quelli profondi, molto ben lavorati e, soprattutto con un ottimo sistema di drenaggio. Sa resistere a terreni sia molto acidi che molto basici.
Il terreno per la coltivazione del pomodoro va lavorato ad una profondità di circa cinquanta centimetri durante il periodo estivo precedente la semina, mentre altre sistemazioni di rifinitura andranno fatte in autunno e inverno. Durante questa operazione sarà opportuno somministrare sul fondo del terreno del letame maturo.
Il trapianto in pieno campo si effettua quando le nuove piantine sono sufficientemente sviluppate, in genere durante il mese di maggio. La distanza da mantenere tra le piantine è di circa trenta centimetri, di circa un metro e mezzo sarà quella tra le file.
La pianta del pomodoro ha bisogno di frequenti ma, soprattutto regolari, apporti di acqua, in modo particolare nel periodo di fioritura. Nell’effettuare questa operazione bisognerà fare attenzione a non bagnare le foglie, al fine di evitare la comparsa di marciumi molto dannosi per il pomodoro, ma anche i frutti per scongiurarne la bruciatura o la rottura.
La cimatura consiste nell’eliminazione della parte superiore del germoglio posto più in alto al fine di limitarne la crescita in altezza. In genere questa operazione si esegue sulle varietà di pomodoro coltivare negli orti.
Consiste nell’eliminare i germogli che si sviluppano lateralmente prima che raggiungano una lunghezza di tre centimetri.
In genere, la raccolta dei pomodori si effettua tra i mesi di luglio e settembre. A seconda della varietà, il pomodoro può venire raccolto al raggiungimento di vari gradi di maturazione. Questa operazione viene eseguita quasi esclusivamente a mano durante le ore più fresche del giorno; durante questa fase bisognerà fare molta attenzione a non provocare tagli o ferite ai frutti. Il pomodoro si potrà raccogliere nel momento in cui assumerà un colore più chiaro ma i semi al suo interno saranno ancora di colore bianco; oppure quando sulla parte superiore del frutto avrà fatto la propria comparsa un alone di colore rosa; quando il 30% del frutto sarà di colore rosso e i semi di colore marrone; la raccolta a piena maturazione si avrà quanto il frutto sarà quasi completamente rosso. Di solito la raccolta dei pomodori da insalata viene fatta quando essi sono ancora piuttosto verdi e comunque non completamente rossi, mentre quelli destinati alla preparazione di sughi e salse saranno raccolti a completa maturazione e al raggiungimento di un bel colore rosso marcato.
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