Sarracenia - Sarracenia flava

Sarracenia

La sarracenia è una pianta carnivora molto particolare. Appartiene al genere Sarracenia, che comprende otto specie, e alla famiglia delle Sarraceniaceae. Il nome “sarracenia” deriva dal dottor Sarrazin che era uno scienziato canadese; nel XVI secolo lo scienziato per primo descrisse in maniera dettagliata le caratteristiche di queste piante e ne portò alcune in Europa per studiarle e classificarle. Le sarracenie sono originarie del Nord America, in particolare degli Stati Uniti e del Canada, dove sono molto diffuse; in Europa le possiamo trovare soprattutto in Svizzera, Irlanda, Gran Bretagna e Germania. Sono piante erbacee che presentano forme e colori differenti. Sono dotate di rizoma che è la parte sotterranea delle piante. Una caratteristica importante della sarracenia è la presenza degli ascidi; si tratta di foglie modificate che costituiscono la trappola per la cattura delle prede. La pianta può raggiungere l’altezza di 1 m e produrre decine di ascidi. L’ascidio ha la forma di un lungo tubo verticale con all’estremità superiore un opercolo,che ne copre parzialmente l’apertura e funge da coperchio; gli insetti sono attratti verso l’apertura della trappola dall’opercolo, che ha colori e odori particolari e la peluria rivolta verso il basso, e dal nettare che si trova nell’ascidio; una volta entrati, a causa delle pareti cerose, cadono verso la parte inferiore; qui restano bloccati dalla peluria rivolta verso il basso e non riescono più a risalire; a questo punto gli insetti intrappolati vengono digeriti, grazie alla produzione di enzimi, e assorbiti. L’ascidio può avere una colorazione che varia dal verde al porpora e può essere allungato, schiacciato o di piccole dimensioni ,a seconda della specie; non esistono foglie normali, ma solo foglie modificate in ascidio. Viene coltivata essenzialmente come pianta ornamentale d’appartamento.
sarracena flava

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Ambiente ed esposizione

Le sarracenie preferiscono vivere in ambienti umidi e molto illuminati. Vanno poste alla luce diretta del sole. Sopportano bene sia il caldo che il freddo; d’estate sopravvivono ad una temperatura maggiore di 30 gradi e d’inverno resistono agli 0 gradi. In inverno le piante necessitano di un periodo di riposo durante il quale gli ascidi seccano per poi essere riprodotti in primavera.

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Terreno

Il substrato più adatto a questa pianta è costituito da torba mescolata con perlite e quarzo in proporzione 11; oppure si possono utilizzare 23 di torba e 13 di perlite; al terreno si può mescolare anche della vermiculite (che è una sostanza formata da silicati di alluminio)che però non deve superare il 10% del substrato.


Messa a dimora e rinvaso

La messa a dimora va effettuata dalla fine dell’estate a dopo la fine dell’inverno; la pianta va preparata estraendola dal suo contenitore e eliminando la terra in eccesso; si scava una buca abbastanza profonda e vi si sistema la pianta cercando di non danneggiarla; si copre la buca con la terra, la si comprime e poi si annaffia. Il rinvaso va effettuato per mantenere la pianta in condizioni adatte alla coltivazione; si consiglia di farlo nei mesi di febbraio – marzo utilizzando un vaso leggermente più grande del precedente e facendo attenzione a mantenere il pane di terra intero.


Annaffiature

Le sarracenie hanno bisogno di abbastanza umidità, quindi si consiglia di annaffiare abbondantemente, preferibilmente con acqua a temperatura ambiente. Meglio lasciare dell’acqua nel sottovaso per garantire sempre la giusto grado di idratazione. Alla fine del periodo vegetativo il terreno va lasciato solo leggermente umido.


Concimazione

Queste piante non vanno concimate; per avere una crescita ottimale basta posizionarle nell’ambiente giusto, usare il terreno più adatto e annaffiare regolarmente.


Riproduzione

La riproduzione avviene per seme. I semi prodotti dalla pianta vanno però seminati l’anno seguente; infatti, prima di essere utilizzati vanno sottoposti a stratificazione cioè deve esserci l’esposizione al freddo, che può essere fatta anche artificialmente. La moltiplicazione può avvenire anche per talea da rizoma; si tagliano pezzi di rizoma di circa 2 cm, con un coltello affilato e ben pulito; ogni pezzo deve essere provvisto di una buona quantità di radici e deve essere messo in un contenitore dove si formerà la nuova pianta.


Potatura

La sarracenia non ha bisogno di una eccessiva potatura. Bisogna ricordare che le foglie di questa pianta non vanno mai tagliate finchè sono verdi, anche se sono rovinate; bisogna eliminare le parti secche.


Fioritura

La pianta fiorisce all’inizio del periodo vegetativo, da marzo fino a giugno; i fiori sono di forme e colori differenti a seconda della specie. Il fiore non è autoimpollinante e quindi per ottenere semi va impollinato artificialmente oppure naturalmente grazie agli uccelli, al vento, agli insetti provenienti da un altro fiore.


Malattie e parassiti

La sarracenia teme soprattutto la cocciniglia; questo parassita determina la comparsa di macchie sulla pianta; il rimedio consiste nel lavare pianta e trattarla con antiparassitari specifici. In presenza di una eccessiva umidità può essere attaccata da muffe; in questo caso bisogna intervenire con un prodotto specifico.


Vendita

Prima di comprare una sarracenia bisogna verificare lo stato di salute della pianta. Si consiglia di evitare di comprare piante che presentano malattie, che sono danneggiate e che non sono state sufficientemente annaffiate (si può verificare la mancanza dell’acqua osservando la terra secca). Meglio acquistare piante rigogliose e sane.


Specie

Tra le varie specie abbiamo: Sarracenia flava che raggiunge i 70 – 80 cm di altezza e ha foglie dalla forma slanciata; Sarracenia minor, che può avere ascidi alti un metro; Sarracenia psittacina e Sarracenia purpurea, che sono le uniche specie che hanno ascidi orizzontali e non verticali.


Curiosità

La sarracenia ha come prede soprattutto gli insetti: api, vespe, mosche; in certi casi alcune specie di ragni vivono all’interno degli ascidi (dove rimangono le prede intrappolate) e in questo modo riescono a procurarsi il cibo molto facilmente e senza fatica.




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