rosmarino - Rosmarinus officinalis

vedi anche: Potatura rosmarino

Il Rosmarino

Il rosmarino, nome scientifico Rosmarinus Officinalis, è un arbusto sempreverde perenne tipico delle regioni mediterranee, in Italia cresce spontaneo lungo la costa, si sviluppa sia in altezza che in larghezza e forma dei folti cespugli arrotondati ed arriva fino ad un’altezza di un metro e mezzo. Il rosmarino non ama gelate, brina, nebbia e terreni fradici, sarebbe meglio non esporlo per lunghi periodi ad una temperatura inferiore ai 5°C sotto lo zero. Le radici del rosmarino hanno la caratteristica di produrre, a loro volta, radici secondarie, esse sono molto ben ancorate al terreno. Il fusto del rosmarino è legnoso e, all’inizio, quando l’arbusto è giovane, non si eleva da terra, successivamente cresce dritto e ben ramificato ed è di colore color marrone. Le foglie del rosmarino sono piccole, a forma di aghi, lisce e di colore verde scuro nella parte superiore, bianco-argentate, a causa di peli e ghiandole, nella parte inferiore; sono disposte in maniera opposta e molto fitte. Dal rosmarino si ricava un olio essenziale molto prezioso, nei paragrafi successivi ne spiegheremo l’impiego in campo medico e cosmetico. I fiori del rosmarino sono di colore azzurrino-lilla e, soprattutto nelle zone del sud dove il clima è più favorevole, crescono quasi tutto l’anno; questi fiori sono ermafroditi, quindi presentano sia organi riproduttivi maschili che femminili, l’impollinazione viene fatta dagli insetti, soprattutto dalle api che, succhiando il nettare producono un miele molto buono. I frutti del rosmarino non si aprono spontaneamente e, quando sono maturi, diventano di colore scuro.

Il significato del nome rosmarino non è ben definito, c’è chi pensa che voglia dire rugiada del mare, chi rosa del mare e chi arbusto di mare. Qualunque sia quello giusto, la parola mare è sempre presente, questo forse sta nel fatto che i fiori del rosmarino ricordano tanto l’azzurro del mare.

Vi riportiamo ora una curiosità che vi farà capire quanto ci potrebbe essere utile il rosmarino grazie alle sue proprietà che poi spiegheremo in modo più dettagliato. La Regina Isabella d’Ungheria, ormai anziana e malata, si narra che ritrovò una sorta di “seconda giovinezza” grazie ad una ricetta che consisteva nel mescolare del distillato di alcool di rosmarino, lavanda e menta.

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Varietà

rosmarino Diverse sono le varietà di rosmarino, tra le molteplici possiamo citare:

Rosmarinus Foliis aureis, con foglie a margine gialle, Rosmarinus Piramidalis, con un modo di svilupparsi a forma piramidale, Rosmarinus lavandulascens con fiori azzurri e foglie sottili, Rosmarinus albiflorus con fiori bianchi, Rosmarinus Serern Sea con uno sviluppo verticale, Rosmarinus Suffolk, Rosmarinus Majorca Pink, Rosmarinus Miss Jessup’s Upright varietà molto robusta, dotata di fiori bianchi, usata per comporre siepi e bordure.


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Proprietà

Il rosmarino, fin dai tempi antichi, era nota come pianta balsamica. Le sue principali proprietà sono: stimolante, digestivo, antispasmodico, antiossidante, antinfiammatorio e antisettico. Il rosmarino, grazie al suo potere astringente, è utile per combattere la diarrea oppure per le donne che durante il periodo mestruale hanno un flusso molto abbondante. Favorisce la circolazione sanguigna.

Un ottimo rimedio per il mal di gola consiste nel bere un infuso di salvia e rosmarino.

L’olio essenziale di rosmarino, ricavato dalle sommità fiorite, è un ottimo antibatterico ed è molto usato anche in profumeria per la preparazione di profumi, colluttori e saponi.

E’ un aiuto anche contro acne, forfora, dermatiti di varia natura, pelle e capelli grassi, l’aggiunta di alcune gocce di olio essenziale di rosmarino allo shampoo di solito usato per lavarsi i capelli, donerà loro una particolare lucentezza. Tre gocce di olio essenziale di rosmarino più tre gocce di olio essenziale di menta piperita nel diffusore di essenze , aiuterà le persone apatiche e con carenza di memoria ad affrontare meglio la giornata.

Come per altre piante aromatiche, è meglio non eccedere con le quantità, perché un’eccessiva dose di rosmarino potrebbe provocare irritazioni a stomaco e intestino.

Se usato per effettuare terapie medicali, sarebbe opportuno che questo avvenisse sotto controllo del medico curante.


Terreno e Tecniche di Coltivazione

La pianta del rosmarino si moltiplica, in genere, per seme, talea o divisione della pianta.

Per quanto riguarda la moltiplicazione per seme, spesso la nascita dei primi germogli si presenta in modo non regolare e, molte volte, non si ottengono piantine uguali alla pianta madre, per questo motivo ed a causa della bassa percentuale di germinabilità del seme, questa è una tecnica non molto usata per la moltiplicazione della pianta del rosmarino. La semina si effettua in semenzaio o vaso nel periodo primaverile, la temperatura dev’essere di circa 20°C. Il terreno ottimale deve essere fertile e mescolato con della sabbia a grana grossa (quest’ultima favorisce il drenaggio dell’acqua), ricordate che il terriccio va sì tenuto umido, ma un eccessivo apporto di acqua provocherebbe la morte delle piantine. Posizionare il contenitore seminato in una posizione ricca di ombra, i semi, in genere, germogliano dopo circa due settimane. A questo punto il contenitore va coperto con della plastica o vetro, questo per garantire una giusta temperatura ed umidità al terreno che, altrimenti si seccherebbe troppo velocemente. Come raccomandato per altre piante, controllate sempre lo stato del terreno togliendo la copertura.

Comparsi i primi germogli bisogna togliere la plastica o il vetro e fornire ad essi un maggior quantitativo di luce (evitate sempre il sole diretto). Come sempre, se ci fossero piantine più deboli, esse andranno eliminate in modo da dare più spazio per lo sviluppo di quelle più forti.

Una volta che i semi hanno germogliato (in genere dopo un paio di settimane), si toglie il telo di plastica e si sposta la cassetta in una posizione più luminosa (non sole diretto). Quando le piantine saranno cresciute abbastanza, si potranno trapiantare nei vasi. Se si vorrà seminare in campo aperto o giardino, prima bisognerà lavorare il terreno e porre uno strato di letame sul fondo. La quantità deve essere in rapporto di due piantine per metro quadrato.

Se si è usato un semenzaio per la crescita delle piantine, esse dovranno essere trapiantate in aprile-maggio.

Quella per talea è una moltiplicazione che si deve effettuare nella stagione primaverile. Si prelevano le talee dalla pianta madre ben robusta (esse dovranno avere una lunghezza di circa 15-20 centimetri) e s’impiantano in un terriccio mescolato a torba e sabbia. Terminata l’operazione d’impianto vanno poste in un luogo riparato e fresco con una temperatura di circa 10 °C fino al momento in cui metteranno le radici. Quando le nostre piantine avranno radicato saranno pronte per essere trapiantate. Anche qui il rapporto sarà di due piantine per metro quadrato di terreno.

Anche la tecnica di divisione della pianta viene fatta nella stagione primaverile. Si devono prendere piantine dell’età di circa due anni, farle attecchire ad una fresca temperatura e successivamente procedere con il trapianto (nella stagione estiva). Come per le altre tecniche, la quantità è di due piantine per metro quadrato.


Concimazione ed Irrigazione

Il rosmarino non ha bisogno di concimazione particolare. Al momento dell’aratura per impianto si apporta un quantitativo di letame pari a 400 quintali per ettaro. In caso, al momento della ripresa vegetativa, si procederà con la somministrazione di un concime ricco di azoto, potassio e fosforo.

Riguardo all’innaffiatura, il rosmarino non richiede una gran quantità di acqua, gradisce maggiormente i terreni asciutti quindi, come raccomandato per altre piante che temono i ristagni idrici, procedete ad una nuova irrigazione quando il terreno sarà completamente asciutto (ogni circa tre settimane). Il maggior quantitativo di acqua il rosmarino lo richiede quando è giovane e durante il periodo di fioritura, ma attenzione a non esagerare mai.


Raccolta e Conservazione

La racconta viene effettuata durante la stagione estiva. Si raccolgono foglie e fiori. I rami di rosmarino vanno subito essiccati per far sì che non perdano le loro proverbiali caratteristiche. Foglie e fiori essiccati vanno conservati in vasi di vetro.


rosmarino: Parassiti e Malattie

Anche questa pianta è soggetta a molte malattie ed all’attacco di parassiti.

Se scorgente della patina bianca sulle foglie, vuol dire che siete in presenza del mal bianco, le foglie ingialliranno e successivamente cadranno. Se si è all’inizio della contaminazione sarà sufficiente eliminare le parti infestate, allo stato avanzato sarà meglio usare antiparassitari.

Il rosmarino viene anche colpito da marciumi radicali che, come si capisce dal nome stesso, colpiscono le radici, la pianta deperisce e muore. Il portatore di questa malattia è, come spiegato anche in altri articoli, è un fungo, il Rhizoctonia. Bisogna effettuare un trattamento preventivo nelle piantine giovani, non eccedere con la concimazione e non trapiantare quando si è in presenza di temperature troppo alte. Se foglie e rami riportano macchie scure che vanno via via allargandosi, la pianta si è ammalata di alternariosi, malattia provocata da un fungo l’Alternaria, col passare del tempo provoca la morta della pianta. Se questo attacco è massiccio procedere con la somministrazione di antiparassitari.

Come per tantissime altre piante, un acerrimo nemico del rosmarino è l’afide; contro questo parassita è consigliato l’uso di antiparassitari adatti.


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