Talea lavanda

vedi anche: lavanda

Come coltivare e moltiplicare la lavanda

La coltivazione della talea lavanda è il metodo più semplice per ottenere piante rigogliose capaci di riprodurre le stesse caratteristiche della pianta madre. Inoltre la moltiplicazione della talea lavanda consente di avere esemplari molto forti senza dover attendere la germogliazione da semina. Il periodo migliore per la coltivazione della talea lavanda è a fine estate quando la fioritura si è conclusa. Si procede tagliando dei rametti di circa 10/15 centimetri da una pianta di almeno due anni, ripulendo ogni ramo delle foglie nella parte bassa e lasciandone solo alcune in cima. Il taglio deve essere netto così da non sfilacciare il fusto a livello del taglio. Per la radicazione si consiglia di utilizzare la polvere radicante che facilita la comparsa delle nuove radici. Il radicamento può essere effettuato in due modi: trapiantando la talea in vasi piccoli con un terriccio formato da torba e sabbia in parti uguali o immergendo il rametto in acqua per poi trapiantarlo in terra quando saranno comparse le prime radici. Dopo l'interramento, sia in vaso che in terra, si consiglia di coprire la piantina con un telo di plastica e di mantenere sempre umido il terreno.
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Come prelevare talee dalla pianta

Coltivazione talea lavanda La talea lavanda deve essere prelevata durante le stagioni calde per consentire alle radici di formarsi, quindi in primavera o nel primo periodo dell'estate, se si desidera ottenere delle piante più rigogliose. Scegliere un ramo con almeno due nodi fogliari, preferendone uno giovane e posto alla base della pianta, ed effettuare il taglio appena sotto il nodo fogliario così da ottenere una talea di circa 13 cm. Eliminare tutte le foglie poste alla base e lasciarne solo sulla cima, facendo attenzione nel non danneggiare la corteccia. Immergere la base della talea, per circa 2 cm, in un ormone radicante, indispensabile per le talee legnose e facoltativo per quelle erbose. La talea è pronta per essere piantata in vasi, usando un terriccio formato da composto organico e perlite in parti uguali; la giusta composizione del terreno è fondamentale visto che le talee sono prive di radici e risultano sensibili all'umidità e alla siccità. Per i primi giorni mantenere il terreno umido e lasciare le talee all'ombra, per poi esporle successivamente al sole; dopo circa 3/6 settimane le radici si saranno formate e sarà possibile trapiantare le talee in vasi più grandi o nel suolo.

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Talee erbose e talee legnose

Fiori lavanda Come visto per prelevare una talea lavanda è necessario scegliere un ramo dalla pianta madre. Un ramo può essere selezionato in due diversi modi, ottenendo così due differenti tipologie di talee. Le talee legnose si riferiscono agli steli marroni dotati però di almeno 2,5/5 cm di parte morbida e prelevati appena nati sulla sommità della pianta. Questo tipo di talea necessita per l'impianto di ormoni radicanti, vale a dire di sostanze che facilitano la comparsa delle radici. Le talee erbose si ottengono invece solo dagli steli appena nati e che non hanno ancora assunto una colorazione marrone e una consistenza legnosa. Le talee erbose crescono più rapidamente di quelle legnose a patto però che abbiano uno stelo di almeno 12 cm e che siano dotate di due nodi fogliari. Come detto l'utilizzo di ormoni radicanti è facoltativo per le talee erbose e questo perché trattandosi di rami giovani hanno la capacità di mettere autonomamente radici.


Talea lavanda: Quanto irrigare

Campo lavanda Le piante di talea lavanda necessitano di un terreno costantemente umido e devono quindi essere innaffiate quotidianamente con circa mezzo litro d'acqua da distribuire sulle radici avendo l'accortezza di non bagnare la vegetazione. È consigliato controllare sempre che non vi siano ristagni idrici, molto dannosi per lo sviluppo della pianta, mentre se il terreno non risulta adatto alla vegetazione, perché magari troppo secco, è necessario intervenire aggiungendo dell'argilla espansa al momento dell'impianto. L'irrigazione della talea lavanda può essere effettuata con uno spruzzatore per permettere al terreno di inumidirsi in maniera uniforme, ricordandosi di utilizzare sempre acqua a temperatura ambiente. Utile è anche ricoprire la talea, nelle prime fasi successive all'interramento, con della plastica trasparente andando a formare una sorta di cappuccio e conservare il terriccio costantemente umido fino alla comparsa dei primi germogli, segno che la talea ha radicato.


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