Lo spinacio, a seconda delle fasi di sviluppo, necessita di diverse caratteristiche ambientali. Durante la fase d’impianto, lo spinacio preferisce un clima di tipo temperato e moderatamente fresco, in quella di rosetta invece può sopportare anche temperature inferiori allo zero; è opportuno non esporre mai lo spinacio alla luce solare diretta e ad alte temperature, lo sviluppo dei fiori sarà precoce e non avremo la produzione di foglie.
Il terreno più adatto alla coltivazione dello spinacio è fresco, acido, può essere ricco di sale e molto ben drenato. Prima dell’operazione di semina va ben lavorato.
La semina dello spinacio può essere fatta a spaglio oppure a file. A seconda della coltivazione semineremo in periodi diversi: per coltivazioni autunno-invernali effettueremo l’operazione verso la fine della stagione estiva e quella autunnale, mentre per quelle primaverili-estive durante la stagione primaverile. Un’altra distinzione della semina l’avremo in base al consumo dello spinacio: in caso di utilizzo crudo, semineremo a spaglio o a file nel numero di quattrocento-mille piantine per metro quadrato, mentre per l’utilizzo cotto, si dovrà mantenere una distanza di circa trenta centimetri tra le piantine e il numero sarà di massimo cinquanta per metro quadrato. La temperatura ideale per lo sviluppo delle piantine è di quindici grandi, in questo caso spunteranno entro circa dieci-quindici giorni.
Come detto in precedenza, lo spinacio non teme molto il freddo, ma non sopporta la siccità; sarà quindi opportuno effettuare frequenti irrigazioni soprattutto durante la stagione primaverile e quella estiva e comunque durante i periodi siccitosi e secchi.
Lo spinacio necessita di concimazioni moderatamente ricche di azoto, fosforo e potassio; molto utile sarà l’utilizzare il residuo di concimazioni precedenti.
La raccolta dello spinacio viene fatta in modo scalare utilizzando delle forbici e tagliando le foglie che abbiano raggiunto la massima grandezza oppure tagliando la pianta completa sotto le foglie; questo vale per la destinazione ad un consumo cotto. Per un consumo crudo, la raccolta viene fatta tagliando le foglie che abbiano raggiungo un’altezza di circa sette centimetri. Le foglie appena raccolte vanno consumate fresche entro tre giorni, nel frattempo si possono conservare in frigo; bollite e poi surgelate si conservano per mesi.
I fiori dello spinacio sono di piccole dimensioni e di colore verde; quelli femminili si riuniscono in gruppi ascellari, mentre quelli maschili formano delle spighe. Quelli femminili danno origine ai frutti, gli acheni.
Lo spinacio si presenta come una pianta abbastanza forte e non frequentemente attaccata da malattie e parassiti. Può essere però soggetta a vari marciumi radicali provocati da Pythium ultimum, Rhizoctonia solani oppure peronospora farinosa. Alcune malattie molto pericolose che attaccano questa pianta soprattutto durante la stagione calda, sono la fusariosi e l’antracnosi. Ci sono poi alcune malattie come il virus del giallume della bietola, il virus del cetriolo e il virus del mosaico. Tra i parassiti animali che possono provocare danni molto gravi, ricordiamo gli afidi, le lumache e le nottue.
In vendita possiamo trovare molte varietà di spinacio, tra le principali possiamo ricordare:
Cherokee: spinacio con foglia di colore verde piuttosto scuro con bollisità superficiali. Matador: lo sviluppo di questa varietà è molto rapido, le foglie sono di grandi dimensioni e di colore verde scuro, con bollosità moderate. Lorelay: è una varietà che possiede foglie lisce.Gli spinaci contengono molta acqua, ma anche vitamine, rame, potassio, calcio, zinco. Grazie a questi suoi contenuti, può essere molto utile come tonificante e rimineralizzante. Contengono anche ferro ma, contrariamente a ciò che si pensa, non in grande quantità.
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