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Come affermato in precedenza, le rose devono essere messe a dimora in un periodo che dipende dalla condizione climatica in cui esse si trovano. In linea di massima si effettua tra la fine della stagione invernale e quella estiva. Se la messa a dimora avviene in un giardino, occorre scegliere una posizione semiombreggiata e al riparo dal vento. Si procede con l’eliminazione di vegetazione e radici presenti sulla zona; si scava una buca adatta alle dimensioni della pianta di rosa, tenendo conto dell’apparato radicale il quale non deve incontrare ostacoli durante la radicazione della pianta. Successivamente alla lavorazione del terreno e allo scavo della buca, si dispone alla base di quest’ultima uno strato di circa 4/5 centimetri una miscela di compost e concime organico. Se si devono interrare più piantine, tra una buca e l’altra occorre lasciare almeno mezzo metro circa. Se si tratta di esemplari rampicanti lo spazio da lasciare deve essere di almeno il doppio. Riguardo alle dimensioni delle buche per questi ultimi esemplari, esse devono distare dal muro o dalla spalliera circa 25/30 centimetri.
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Successivamente all’analisi di quelle che sono le tecniche per piantare le rose, è necessario esporre quelle che sono le pratiche colturali da mettere in atto durante tutto l’arco dell’anno per avere degli esemplari sempre in salute e resistenti. Le annaffiature devono essere frequenti, effettuate durante la mattina; bisogna evitare che il terriccio si asciughi tra un’annaffiatura e l’altra. Prima dell’arrivo della stagione invernale, nonostante la rosa resista alle gelate e al freddo, occorre praticare una pacciamatura del terreno, utilizzando della paglia, foglie, rametti e letame maturo per proteggere l’apparato radicale della pianta. Ogni anno, dalla fine del mese di marzo e fino all’inizio di aprile, occorre fertilizzare le piante con del concime organico o artificiale, ricco di potassio e magnesio. In seguito alla fertilizzazione si pratica un’operazione di potatura, rimuovendo rami danneggiati, secchi, spezzati o malati. In questa maniera, con il risveglio vegetativo, sin da subito si noterà il rigoglioso sviluppo di nuove foglie e boccioli.
La preparazione e le caratteristiche del terreno sono dei fattori fondamentali e indispensabili per piantare le rose. Ciò è evidente perché, se i fiori si trovano in un terreno troppo secco o poco drenato, si avrà un problema a livello del fiore; oltre a questo, il fogliame non sarà vigoroso e sia la parte aerea e sia quella radicale saranno soggette a infestazioni molto dannose. La preparazione del terreno in cui coltivare le piante di rose, deve avvenire almeno venti giorni prima della loro messa a dimora. Per il semplice fatto che la rosa predilige un terreno molto lavorato, occorre smuovere il terreno, lavorandolo con una vanga da giardinaggio, per almeno trenta centimetri di profondità. A lavorazione finita si prosegue con la concimazione mediante del comune compost o letame maturo, entrambi acquistabili presso negozi specializzati. Dopo aver lavorato e concimato il terriccio, l’ultima fase della preparazione consiste nel miscelare alla terra della ghiaia o sabbia. In questa maniera si alleggerisce e si drena il terreno, evitando che si creino ristagni idrici molto dannosi per l’apparato radicale delle rose.
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