Ha foglie eleganti e leggere, bipennate, di lunghezza intorno ai 7-12 centimetri. Queste sono formate da numero 15 o 20 segmenti, costituiti da 30-50 piccole foglioline di color argenteo e rassomiglianti a piume. I fiori, che splendono come detto tra marzo e aprile, sono accesi da un colore giallo intenso, a formare abbondanti pannocchie – della lunghezza di 7 fino a 10 centimetri - dal profumo molto gradevole. I racemi fiorali si presentano formati da globuli gialli che riuniscono moltissimi stami assiepati in modo sferico.
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L'acacia dealbata necessita di un miscuglio tra un terreno di erica e sabbia arricchito da argilla e terra da giardino. Un modo consigliato per la riproduzione della pianta e attraverso talee di radici: si pongono le talee di radici in sacchetti di politene con polvere fungicida, dopodiché si riempe un vaso di composto e si pianta una talea in modo verticale e le altre a distanza di circa 3 centimetri. Si deve poi coprire di ghiaia o pietrisco il vaso, premunendosi di toglierne l'eccesso fino all'orlo. E' importante non annaffiare le piante fino a che non fanno la loro comparsa le radici. Infine procedere arricchendo il terreno di fertilizzante.
La sua predilezione va a posizioni riparate e in pieno sole, meglio se ravvicinate a muri o pareti. Preferisce inoltre luoghi con inverni miti. Inverni troppo gelidi possono infatti esserle fatali, anche se in alcuni casi la pianta si ravviva notevolmente nella stagione primaverile. Se i rami e il tronco presentano diversi danni a causa delle gelate, c'è possibilità di dar vita a nuove vegetazioni prodotte dalla base nel corso della primavera successiva. Per gli inverni rigidi, tuttavia, sono necessari per l'albero protezioni mobili, con possibilità di toglile e metterle a seconda del clima. Tutto questo non è necessario per la sua crescita nelle zone più temperate.
Ha un'ottima resistenza nei confronti dei venti salsi ,ma non gradisce particolarmente un importante inquinamento atmosferico.Il suo terreno preferito è acido. Se il terreno è maggiormente ricco crescerà con estrema facilità, ma cresce, seppur più lentamente, anche in terreni poveri.
Per coltivare questo tipo di acacia, assai acidofila, in terreni più calcarei, è consigliabile utilizzare come portainnesto l'acacia chiamata retinoides o semperflorens, diffusamente conosciuta anche come acacia delle 4 stagioni. Ma attenzione a non trascurare il fatto che quest'ultima pianta non riesce a resistere a temperature inferiori ai 5 gradi sottozero.E' consigliata una potatura drastica al termine della stagione fiorifera per poter assicurare una ricca e abbondante fioritura nella stagione successiva. Dal momento che la fronda recisa, molto utilizzata al fine di dare ornamento agli interni, è destinata ad appassire in un breve arco di tempo, è consigliabile passare in velocità una fiamma alla base dei piccoli rametti raccolti . In questo modo il lattice contenuto nei tessuti troverà difficoltà a coagularsi e l'acqua avrà maggior facilità a raggiungere il fiore.
Dopo la fioritura si possono rimuovere i rametti portatori di fiori per mantenere nel tempo la forma maggiormente voluta, solitamente compatta.Altre specie dell'albero sono l'acacia armata, che si differenzia per la presenza di spine ed è adatta a climi temperati. L'acacia longifolia, con foglie leggermente più lunghe di colore giallo acceso, mantenute all'interno di spighe lunghe 3 centimetri. Infine l'acacia farnesiana, più diffusa nei paesi tropicali, a foglia caduca, anch'essa munita di spine.
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