Gli acari sono degli artropodi formati da un corpo senza vertebre e da quattro paia di zampe. Non rientrano nella classe degli insetti, perché sono dotati proprio di quattro paia zampe, mentre la maggior parte degli insetti ne hanno tre. Gli acari sono distinti nei due sessi, comprendono cioè esemplari sia maschi che femmine e si riproducono tramite la deposizione delle uova. Queste possono assumere diversi colori e vengono spesso depositate nella pagina inferiore delle foglie. Dalle uova nascono le larve, che frequentemente passano direttamente allo stadio adulto. Solo in alcune varietà di acari si hanno diverse fasi di maturazione che comprendono anche lo stadio delle neanidi e delle pupe.
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Gli acari attaccano frequentemente la pagina inferiore delle foglie. I sintomi più evidenti sono la clorosi(ingiallimento) fogliare e il disseccamento. Le foglie colpite dal ragnetto rosso possono presentare una ragnatela o una peluria bianca prodotta dall’acaro per proteggere le uova. A volte, gli acari possono colpire anche i frutti e le gemme, dove si formano delle protuberanze e degli indurimenti chiamati “galle”. Le galle si originano da una modifica delle cellule vegetali e possono essere assimilate a dei tumori. La presenza delle galle deturpa le piante e ne danneggia la resa qualitativa e quantitativa. Gli acari sono favoriti dai climi caldi e mediamente umidi. Un eccessivo aumento dell’umidità provoca invece la morte degli adulti e delle larve.
Gli acari delle piante si combattono con appositi pesticidi. Per ridurre l’ inquinamento ambientale si possono usare delle strategie preventive, come evitare gli eccessi di concimazione. La distribuzione del concime deve prevedere prodotti biologici, meglio se a base di stallatico maturo. Per mantenere costante l’umidità nella parte basale della pianta, è consigliabile effettuare la pacciamatura del terreno. In caso di attacco conclamato si possono spruzzare sulle foglie insetticidi naturali a base di piretro o di macerato di ortica.
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