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Le più importanti aziende possono contare su un gran numero di botanici e di agronomi di comprovata esperienza, che curano la progettazione degli impianti dei vigneti, con delle specifiche analisi sia dal punto di vista geologico che sotto il profilo topografico.
I viticoltori, proprio facendo leva sulla loro grande esperienza, sono già a conoscenza, solamente dando un'occhiata e saggiando il terreno, delle potenzialità che sono in grado di offrire le uve che vengono da loro coltivate.Ad ogni modo, possiamo dire in modo complessivo che non serve avere un'esperienza internazionale in questo campo per poter produrre un vino di buona qualità: infatti, anche nel caso in cui non sia un addetto ai lavori a provvedere alla coltivazione di una o più viti, rispettando un determinato profilo-guida, potrebbe raggiungere dei buoni risultati. EW-OL Piante di Cactus nel Deserto Tramonto Vettore Piccolo Giardino Bandiera Verticale in Poliestere a Doppia Faccia Stampato 12,5 x 18 Pollici Prezzo: in offerta su Amazon a: 11,31€ |
Il terreno, ovviamente, si caratterizza proprio per essere strettamente legato alla varietà che verrà coltivata. Ovviamente, stiamo facendo riferimento all'impianto solamente di un tipo di vite, dal momento che presenterebbe troppo problemi una radicale modifica al terreno solamente con l'obiettivo di provvedere all'impianto di un vigneto.
In realtà, invece, è molto più facile organizzare una ridotta porzione di terreno solamente per una pianta.La varietà di uva che verrà coltivata, ovviamente, deve soddisfare determinate condizioni, che non sono altro che le caratteristiche pedo-climatiche della zona, che si dovrà scegliere in relazione alle temperature ed alle piogge.Nella fase di preparazione del terreno, è importante provvedere al livellamento, ma bisogna anche cominciare ad arare fino in profondità, mentre poi la concimazione deve essere effettuata con del letame maturo, estremamente ricco a livello organico, oppure sfruttando del compost di vegetali in decomposizione, in maniera tale da garantire alle uve il giusto quantitativo di minerali.Nel caso ci sia la possibilità di mantenere a riposo il terreno per un periodo che si aggira all'incirca tra tre o quattro anni, allora si potrà provvedere a piantare delle leguminose che concorrono a rendere più ricco di azoto il terreno.Per poter provvedere all'impianto, sarà necessario iniziare una semina: per garantire una velocizzazione dei tempi, c'è la possibilità di sfruttare il metodo della talea; in realtà, il sistema maggiormente utilizzato e più in voga è sicuramente quello dell'innesto su portainnesti che si possono trovare con grandi facilità in commercio.
Il metodo della semina, a partire dalla crisi che ha duramente colpito l'Ottocento per colpa della filossera, è ormai una pratica scomparsa e in desuetudine: infatti, vengono impiegati i portainnesti americani che sono quelli maggiormente resistenti a tale parassita.Adesso, quindi, il coltivatore avrà predisposto tutto per poter iniziare la fase della messa a dimora. Dopo aver portato a termine questa operazione, tramite il sistema della semina o della talea, in base alla metodologia che viene scelta, si dovrà provvedere a nutrire la pianta tramite delle concimazioni di azoto, ma anche di potassio e fosforo, in modo tale da favorire la crescita dal punto di vista vegetativo.Ovviamente, la pianta dell'uva deve essere continuamente irrigata, in maniera tale da poter raggiungere la corretta consistenza legnosa.Da questo momento in avanti, il coltivatore avrà la possibilità di diminuire tutte le varie cure, in modo tale da garantire alle uve una crescita spontanea.La potatura è un'operazione che si dovrà necessariamente effettuare per poter ottenere delle produzioni di qualità, ma sarà totalmente a scelta del produttore.
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