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Una delle piante più utilizzate per risolvere i problemi di insonnia è sicuramente la valeriana (Valeriana officinalis) erba dotata di foglie opposte, fiori piccoli e bianchi, alta complessivamente circa un metro. La parte utilizzata è la radice, dal caratteristico odore sgradevole, ricca di composti chiamati valtrati, che rappresentano i principi attivi della pianta. La valeriana ha effetto ipnotico solo se assunta ad alti dosaggi quindi è bene ricordare che piccole dosi potrebbero non sortire alcun effetto nella cura dell'insonnia. Un'altra pianta molto utile in questi casi è il luppolo (Humulus lupulus), rampicante molto conosciuta in quanto rientra nella produzione della birra. Molti, però, non sanno che i principi attivi contenuti nei suoi frutti hanno una efficace azione sedativa, ed è particolarmente indicata nelle insonnie associate a gastriti nervose. Un'altra pianta rampicante molto conosciuta per la sua azione sedativa è la passiflora (Passiflora incarnata), erba dai fiori particolarissimi e appariscenti, usata anche come pianta da ornamento. Proprio nei fiori è contenuto un alcaloide che ha azione ipnotica e blandamente antidepressiva.
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Per realizzare delle ottime tisane per dormire, è necessario miscelare le diverse erbe in maniera intelligente, tenendo conto degli specifici campi di applicazione delle piante prese in esame ed, eventualmente, aggiungendone altre che possano sposarsi alla perfezione con il rimedio erboristico principale. Ad esempio, nelle insonnie causate dalle gastriti di origine nervosa, è più utile miscelare 1-2 cucchiai di valeriana, luppolo e melissa in acqua bollente, lasciando in infusione almeno 15 minuti e sorseggiando la sera prima di coricarsi. Seguendo la stessa modalità di preparazione, è invece più indicato, nelle insonnie accompagnate da tachicardia nervosa, utilizzare la valeriana assieme a passiflora e biancospino, quest'ultimo ideale per calmare il ritmo cardiaco. Per migliorare complessivamente il sapore della tisana è possibile aggiungere erbe come la menta o la lavanda, dotate esse stesse di una blanda azione sedativa e di un gusto più piacevole.
Altri rimedi eboristici da poter inserire nella preparazione di tisane per dormire sono rappresentatae dall'arancio amaro, dall'escolzia e dal tiglio. L'arancio amaro è il frutto della pianta Citrus aurantium, ed è del tutto simile al frutto che accompagna i nostri pasti nelle stagioni invernali, dotato, però, di un gusto decisamente più amaro. In tisana si utilizzano le scorze del frutto, aggiungendone 1-2 cucchiaini in una tazza di acqua bollente, assieme a valeriana o passiflora. L'escolzia, conosciuta anche come papavero della California, appartiene alla famiglia delle Papaveraceae e contiene alcaloidi con attività ipnotica. E' molto utile nelle insonnie infantili, utilizzandone 1 cucchiaino in infusione in una tazza di acqua bollente. Anche il tiglio può essere utilizzato in associazione con altre erbe nelle tisane per dormire, grazie alla sua azione calmante, specifica nelle gastriti e nella tachicardia nervosa. 1-2 cucchiaini di tiglio si possono aggiungere, in infusione in una tazza di acqua bollente, assieme a passiflora e valeriana.
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