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Il principio attivo contenuto in maggiore quantità nella pimpinella è quello che dà nome alla pianta stessa, ovvero l'anetolo. Esso rende possibile l'impiego della pianta officinale per la creazione di liquori e dolci dal sapore inconfondibile, mentre in ambito fitoterapico vanta proprietà di larga efficacia. La pimpinella viene utilizzata per lenire disturbi dolorosi ed infiammazioni di varia natura, soprattutto per quello che riguarda l'uso interno ed i tratti legati allo stomaco, all'intestino fino ad agire come efficace rimedio per i dolori mestruali provocati dagli spasmi interni. Oltre ad essere un antispasmodico, la pimpinella è anche digestiva e dunque favorisce il riequilibrio del corpo nel caso di disturbi quali vomito, nausea o problemi intestinali. La pimpinella svolge inoltre funzione antibatterica ed espettorante, dunque può rivelarsi utile anche in caso di disturbi di origine catarrosa. Pressochè privo di effetti collaterali, l'anica può venire impiegato anche per ridurre il gonfiore addominale e perfino nei bambini piccoli per alleviare i disturbi legati alle coliche. Occorre però seguire attentamente dosaggi e somministrazione insieme al proprio medico, in quanto si tratta di una pianta con effetti sollecitanti per il sistema nervoso.
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Nonostante sia largamente diffusa sul territorio allo stato naturale, coltivare la pimpinella può rivelarsi estremamente utile per avere a disposizione un aroma sempre pronto in grado di personalizzare la propria cucina, o anche per poter assumere infusi digestivi a seconda della necessità. E' sufficiente piantare i semi in una posizione ben soleggiata e su un terreno fertile, che però eviti la formazione di ristagni d'acqua ed eccessiva umidità, per vedere crescere la propria pimpinella sana e robusta. La semina può avvenire in vaso o direttamente in terra, ed è consigliabile effettuarla verso fine primavera, quando non vi sono più rischi di gelate e le temperature non sono troppo fredde. Non è necessario provvedere a frequenti innaffiature: una o due volte la settimana è sufficiente, ricordando che la pianta non deve trovarsi immersa nell'acqua e nei ristagni idrici. In questo caso infatti la pianta potrebbe sviluppare patologie fungine, che porterebbero alla morte della pimpinella stessa.
Tra i principali prodotti in commercio a base di anice, vi sono liquori e prodotti di pasticceria. Per quanto riguarda l'ambito fitoterapico però, è possibile utilizzare infusi, decotti e tisane alla pimpinella, che sfruttano i principi attivi della pianta per dare vita a prodotti e soluzioni efficaci contro i disturbi del tratto intestinale e digerente. In campo medico è possibile trovare anche soluzioni come sciroppi e pastiglie a base di estratti di pimpinella, ma per quanto riguarda il consumo occorre fare attenzione, sia che si tratti di prodotti acquistati sia per quanto riguarda gli infusi fatti in casa: assunta in quantità eccessive, la pimpinella diventa tossica e vera e propria droga, pertanto il consumo va limitato ai casi di necessità e nel rispetto delle quantità e dei tempi indicati. La pimpinella e i suoi derivati possono essere assunti anche dai bambini, ma in questo caso occorre porre particolare attenzione agli effetti secondari, che sono legati all'eccitazione del sistema nervoso, che ha ancor maggiore risonanza sui bambini. Nonostante ciò, un consumo occasionale ed oculato o in piccole quantità non presenta particolari controindicazioni e può essere un ottimo digestivo, nonché una soluzione naturale contro gli spasmi dolorosi legati al ciclo mestruale.
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