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La lunga classificazione di specie e varietà indicate al paragrafo precedente non si basa solo sulle dimensioni e sulla robustezza della pianta e dei suoi frutti, ma anche sulle singole proprietà della fragaria stessa. Alcune delle varietà indicate trovano impiego anche in erboristeria e fitoterapia per la specifica azione dei principi attivi contenuti. Ma non solo, anche la medicina omeopatica sfrutta a pieno i principi attivi di alcune varietà di fragaria per produrre rimedi da usare in caso di specifiche patologie. Le varietà di fragaria molto usate in omeopatia sono: la fragaria vesca o fragola di bosco, la fragaria x ananassa, fragaria vitis e fragaria indica. Nella maggior parte dei casi si tratta di varietà ibride cioè appositamente coltivate e ottenute da incroci tra la fragaria vesca e altre varietà. Gli ibridi di fragaria cominciarono a essere coltivati a partite dal Settecento. La fragaria vesca ha proprietà depurative, antinfiammatorie, diuretiche, astrigenti e ipotensive. La fragaria vitis è un rimedio omeopatico ottenuto da una miscela di foglie di fragola comune e di foglie di vite. Si usa nelle patologie epatiche e ansiose. La fragaria x ananassa è una varietà molto simile alla fragola di bosco, con le stesse proprietà. Il suo nome botanico la rende poco conosciuta, ma in realtà si tratta della fragola comune che tutti consumiamo come frutto o desser, la cui unica differenza con la fragaria vesca sta nella grossezza del frutto, più grosso nella fragaria x ananassa, più piccolo nella fragaria vesca, tanto che quest’ultima viene chiamata anche fragolina di bosco. La fragaria indica, detta anche Duchesnea indica, è una varietà di pianta con fragole di forma sferica, prevalentemente coltivata a scopo ornamentale.
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Le varietà di fragaria usate come rimedio erboristico e omeopatico si possono assumere in forma di decotto o tisane, per quanto riguarda la fragola di bosco o fragaria vesca o compresse per quanto riguarda la fragaria vitis. Quest’ultima che è composta da una miscela di foglie di fragaria x ananassa o fragola comune e foglie di vite, si usa sia in medicina veterinaria che nell’omeopatia umana. Il rimedio fragaria vitis è commercializzato sotto forma di compresse da 200 mg e viene assunto in caso di disfunzioni leggere del fegato accompagnate da sintomi quali affaticamento immotivato, inappetenza, malumore, costipazione, flatulenza e disturbi del sonno. La dose consigliata è di una, due compresse per tre volte al giorno, prima dei pasti. La terapia deve durare qualche settimana, ma è sempre meglio attenersi scrupolosamente alle prescrizioni mediche. L’uso di fragaria vitis è sconsigliato ai bambini di età inferiore ai 12 anni e anche se non vi sono studi in merito, alle donne in gravidanza e allattamento, a chi assume altri farmaci e a chi soffre di allergie o intolleranze.
Le compresse a base di fragaria vitis si comprano nelle farmacie, erboristerie e siti di e-commerce. Vengono venduti in confezioni da 250 compresse da 200 mg. Il costo di ogni confezione è compreso tra 21 e 23 euro.
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