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Il finocchio è una pianta molto aromatica, sia quello selvatico che quello dolce, anche se quest’ultimo in maniera minore. Tra le principali proprietà del finocchio troviamo quelle di regolazione ormonale, grazie alla presenza di fitoestrogeni, e di riduzione dei fastidi del tratto intestinale, come fermentazione, gonfiore e meteorismo. I principi attivi del finocchio svolgono anche un’efficace azione antispastica e si rivelano utili per ridurre gli spasmi dolorosi della sindrome da colon irritabile e per aiutare il transito intestinale in caso di stipsi. Altri benefici del finocchio riguardano il miglioramento della funzionalità epatica e il miglioramento di tosse e infiammazione delle prime vie aeree. I frutti del finocchio contengono olio essenziale, sia dolce che amaro. Il primo si chiama anetolo, il secondo il fenicone. Sono proprio queste sostanze che si rivelano efficaci contro i problemi di motilità intestinale, la colite, il meteorismo e la flatulenza. Gli oli essenziali sembrano anche avere l’effetto di incrementare la secrezione di saliva. Per la presenza di fitoestrogeni o flavonoidi il finocchio ha anche proprietà galattologhe cioè si aumento della secrezione lattea. Si discute ancora se questa pianta abbia anche la proprietà di prevenire i tumori. Una notizia circolata nel febbraio 2011, infatti, avvertiva che i rimedi naturali a base di finocchio potevano essere pericolosi perché contenenti una sostanza cancerogena: l’estragolo. L’allarmismo però è rientrato perché si è fatto poi notare che lo stesso finocchio contiene preziose sostanze anticancro come gli isoflavoni in misura 100 volte superiore all’estragolo. Non solo, il finocchio contiene anche sostanze antiossidanti, come l’anetone. Viene spesso usato per aumentare il latte nelle neomamme e per sedare le coliche dei neonati.
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Il finocchio è molto usato sia in cucina che in fitoterapia. Del finocchio dolce, in cucina, si usa il gumolo bianco, dolce, aromatico e carnoso, chiamato impropriamente bulbo. Lo si può consumare crudo in insalata o lessato, oppure grattugiato assieme da altre insalate. Anche il finocchio selvatico trova un grande impiego in cucina. Chiamato anche finocchietto ci permette di usare i fiori essiccati o freschi, i frutti o semi e le foglie. Ognuna di queste parti viene specificatamente usata nella cucina regionale. Nelle Marche le foglie di finocchietto si usano per condire le lumache di mare. Sminuzzate si possono usare per condire minestre e piatti a base di pesce. Le foglie fresche di finocchio selvatico sono anche uno degli ingredienti principali della pasta con le sarde, tipico piatto siciliano. Fiori e semi si usano come spezie o aromatizzanti per diverse pietanze. Come rimedio fitoterapico si usa la tisana al finocchio, sia come digestivo che come sgonfiante dello stomaco e nei problemi intestinali dei bambini. La tisana si prepara lasciando in infusione per 10 minuti in 200 ml di acqua bollente, un cucchiaio raso di semi di finocchio. Oltre alla tisana si può anche preparare un decotto, con due cucchiaini di semi macinati da far bollire in 100 ml di acqua. Il decotto si usa anche nelle applicazioni esterne in caso di congiuntivite. Dopo averlo fatto raffreddare si possono fare pure dei lavaggi sugli occhi o delle applicazioni con cotone impregnato da poggiare sulla parte infiammata. Gli estratti di semi di finocchio vengono anche commercializzati sotto forma di estratto idroalcolico, cioè gocce o estratto secco. La dose consigliata per la soluzione idroalcolica è di 20 gocce, 2, 3 volte al giorno, dopo i pasti, mentre per l’estratto secco è di 10, 12 mg per ogni chilo di peso corporeo, suddivisi in due somministrazioni da assumere prima dei pasti principali.
I rimedi erboristici a base di semi di finocchio si trovano facilmente nelle erboristerie, farmacie e parafarmacie. I semi di finocchio per condire e aromatizzare delle pietanze si trovano altrettanto facilmente nelle drogherie. Le gocce costano circa 9 euro; la tisana di finocchio in confezione da 20 buste costa poco più di 5 euro.
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