impianto di insetti che cattura incantatrice Pianta carnivora scrivania semi vaso bonsai Slurperon semi, 150pcs / bag Prezzo: in offerta su Amazon a: 8,05€ |
La begonia ha moltissime specie e varietà di ibridi, si calcola che siano circa diecimila quelle presenti nelle zone tropicali e subtropicali. Di seguito vi parleremo delle principali e maggiormente coltivate.
Begonia Masoniana: ha origine in Cina, le foglie sono ricoperte da peli, hanno un colore verde scuro e sono arricchite da strisce che vanno a formare una croce. Il fusto di questa specie si presenta carnoso, di colore rosso con peli bianchi. E’ difficile che produca dei fiori. Begonia Rex: è il tipo di begonia più noto ed ha origine in uno stato che si trova a nord-est dell’India. Ha foglie colorate ricoperte da peli. La sua fioritura, anche se molto rara, si presenta nei mesi tra giugno e settembre, i fiori sono di piccole dimensioni e di bellezza mediocre, hanno colore bianco. Begonia Versicolor: anche questa specie è originaria della Cina. Le foglie sono di colore verde scuro e presentano degli arricchimenti di colore argento-bronzo. Queste tre specie sopra descritte appartengono tutte al genere con radica rizomatosa.Le principali specie che appartengono al genere con radice tuberosa, possiamo così dividerle:Begonia Clarkei: questa specie trae la sua originale nell’America del sud, ha fiori rosa che sbocciano nel periodo estivo. Begonia Pearcei: anche questa specie è originaria dell’America del sud, ha fiori meravigliosi che sbocciano anch’essi nel periodo estivo. Begonia Socotrana: questa specie è caratteristica dell’isola di Socotra nell’oceano Indiano, dove trae la propria origine, non è molto coltivata ma è stata molto utile per creare molti ibridi a fioritura invernale. Ha fiori molto grandi che sbocciato, appunto, nel periodo invernale. Begonia Evansiana: ha originale nell’Asia orientale. La sua fioritura va da giugno ad ottobre, i fiori sono piccoli e rosa.Begonia Metallica: è originale del Brasile e il suo nome deriva dal colore delle foglie: verde metallico. Begonia Semperflorens: anch’essa è originaria del Brasile, può arrivare ad un’altezza massima di 40-50 centimetri. I fiori possono avere colore rosa, rosso, bianco e sbocciato da giugno ad ottobre. Begonia Venosa: come la precedente è originaria del Brasile, ha fiori di colore bianco, foglie e fusti presentano dei peli bianchi. Le tre specie begonia Metallica, Semperflorens e Venosa fanno parte del genere a radice fascicolata. Poi possiamo avere la Begonia Reiger, Richmondensis e Grandis. La Reiger è di tipo annuale nelle zone a clima freddo e perenne in quelle in cui la temperatura non scende al di sotto dello zero. Il tempo di fioritura è molto ampio e va, in condizioni ottimali, dalla stagione primaverile a quella invernale. Preferisce un terreno umido ed un’esposizione a mezzo sole od ombra. La Richmondensis ha la particolarità di sopportare in maniera maggiore sole e vento, le foglie hanno un colore rossastro sulla parte inferiore. Anche qui la fioritura è durevole. La Grandis è perenne, se posta in ambiente esterno necessita di essere protetta, i fiori sono rosa o bianchi e le foglie sono piuttosto grandi. Può resistere a temperature fino a dieci grandi sotto lo zero.Per quanto riguarda il rinvaso e il terreno adatto, anche qui bisogna fare la distinzione tra begonie rizomatose, fascicolate e tuberose. Le prime due si rinvasano ogni anno nel mese di aprile ed hanno bisogno di un terriccio composto da tre parti di torba e una parte di sabbia, le ultime necessitano di un terreno composto da torba e terra d’erica. Le begonie rizomatose devono essere coltivata ad una temperatura di circa 15°C, in inverno questa temperatura non dovrebbe mai essere inferiore ai 13°C, non amano il sole diretto. Quelle tuberose hanno bisogno di molta luce ma, anch’esse, non sopportano il sole diretto. Se si superano i 18°C bisognerà il vaso contenente la begonia su della ghiaia con dell’acqua, di modo che il terreno abbia la giusta umidità. Durante la stagione autunnale-invernale la pianta perde le foglie e bisognerà metterla in un luogo all’asciutto dove la temperatura sia di circa sette-dieci gradi. Durante la primavera (marzo-aprile) invece, di dovrà mettere a dimora in un terreno composto da torba e terra d’erica, come spiegato prima, si pianterà il tubero e la temperatura dovrà essere di circa 15°C, piano piano si esporranno i vasi a maggior luce. Appena spunteranno le prime piantine, esse dovranno essere poste in un terriccio ricco di torba, in giugno fioriranno. Quelle fascicolate richiedono una temperatura di circa 15°C ma resistono anche con valori inferiori di qualche grado, amano la luce ma non il sole diretto. In caso di temperature al di sopra dei 20°C mettere la pianta in una zona ombreggiata. Come le tuberose, anche le fascicolate hanno bisogno di un terreno umido, sarebbe opportuno quindi posizionare il vaso sopra della ghiaia con dell’acqua. In caso di fiori o foglie appassite o rinsecchite, eliminarle altrimenti contamineranno quelle sane.
La moltiplicazione delle begonie rizomatose può avvenire per seme, divisione del rizoma o per talea che è quella maggiormente usata. Vedremo ora la moltiplicazione per talee fogliari: per procedere con questa operazione, si prende una foglia robusta e la si taglia in tanti quadrati da due-tre centimetri e si pongono con la parte inferiore verso il basso in un contenitore con della torba e della sabbia, precedentemente reso umido. Come detto molte volte nella spiegazione della moltiplicazione per talea, il contenitore ora va coperto con della plastica e posto in una zona con luce, facendo attenzione a mantenere sempre il terriccio della giusta umidità ed a una temperatura di circa 20-21°C. Le prime piantine cominceranno a spuntare dopo circa un mese e mezzo; dopo questo evento esporle a maggiore luce e, quando saranno cresciute sufficientemente, bisognerà trapiantarle in un terriccio ricco di torba.
La begonia tuberosa invece preferisce la moltiplicazione per talea o divisione dei tuberi. Per questo processo si devono prelevare delle talee di circa dieci cm, in aprile, e piantarle in un terreno composto da torba e sabbia, successivamente posizionarle ad una temperatura di circa 20°C.Quelle fascicolate si riproducono per talea e per seme. La riproduzione per seme si effettua in gennaio-febbraio, si mettono i semi su un terriccio adatto ed in file parallele e si posiziona il contenitore in una zona ombreggiata con una temperatura di circa 20-23°C, in questa fase il terreno va tenuto umido; anche qui il contenitore si coprirà con della plastica per evitare che il terriccio si secchi. Quando si avranno i primi germogli, togliere la plastica, aumentare l’apporto di luce e mettere il contenitore ad una temperatura di circa 18°C. Trapiantare le nuove piantine nate in un terriccio ricco di torba non appena saranno abbastanza cresciute e robuste.La begonia va concimata nei periodi primaverile ed estivo, in inverno no. Il concime va apportato ogni due settimane e deve essere composto da vari elementi necessari per l’ottimo sviluppo della pianta: potassio in quantità maggiore, azoto, fosforo, ferro, manganese, rame, zinco, boro, molibdeno. In primavera ed estate si innaffierà in maniera maggiore ma sempre lasciando asciugare il terreno prima di procedere con una nuova innaffiatura.
In genere solo le begonie di tipo arbustivo andrebbero potate, nelle altre basta l’eliminazione di foglie secche.
La begonia, come molte altre piante, viene attaccata da malattie e parassiti ma, a volte, possiamo anche essere noi con la nostra distrazione a provocarle dei danni.
Per esempio, se le foglie presentano delle bruciature vorrà dire che le abbiamo esposte a sole diretto, se invece la pianta si indebolirà e diventerà floscia sarà sintomo di un eccessivo apporto di acqua o di un’esposizione a temperatura troppo alta. Per quanto riguarda parassiti e malattie, la pianta può essere colpita dall’Oidio della begonia, dal marciume dello stelo, dalla mosca della begonia, dagli afidi e dall’acaro pallido. Spiegheremo ora, in breve, questi nemici.L’oidio della begonia è un fungo che provoca macchie bianche sulle foglie nella parte superiore e, estendendosi, porta al rinsecchimento ed alla successiva caduta. Il marciume dello stelo, anch’esso è provocato da un fungo, sulla base della pianta si formano marciumi e muffa, le foglie ingialliscono e seccano, col passare del tempo la pianta muore. La mosca della begonia è un parassita crea dei buchi sulle foglie e le fa marcire. Gli afidi, parassiti molto comuni, sono di piccolissime dimensioni, attaccano le foglie e i boccioli e li fanno accartocciare e seccare, è un fenomeno tipico del periodo estivo. L’acaro pallido è un altro parassita che attacca foglie e fiori e li ricoprire di macchie scure.La begonia, considerato un fiore tropicale grazie alla sua provenienza dall’America Latina, per le sue origini ama particolarmente le temperature alte. Per questo, cresce in maniera spontanea nelle zone più calde ma si adatta facilmente a vivere anche negli ambienti domestici, se curato nella maniera adeguata. Grazie ai colori accesi e caldi del fiore e alla capacità di donare vivacità all’ambiente, è spesso la soluzione ideale per ravvivare la propria abitazione. In aggiunta a ciò, la sua fioritura continua permette di donare allegria e solarità alla casa e a renderla più accogliente.
Nei paesi di origine della pianta, in particolar modo in Brasile, la begonia ha particolare significato. Infatti è considerata un fiore portatore di prosperità e ricchezza. Per questo motivo, è spesso uno dei regali più graditi che le padrone di casa ricevono in occasioni particolari. Rappresenta un segno di buon auspicio e serve inoltre a proteggere la casa e tutta la famiglia che li vive. La begonia inoltre, è stata di recente considerata un fiore “purificatore”. Infatti, in seguito ad alcune ricerche e studi è emersa una sua particolare dote, ossia la capacità di purificare l’aria. Per questo motivo può essere la scelta prediletta per quegli ambienti in cui la presenza di smog e inquinamento è alta e c’è la necessità di respirare aria più pulita. Questo non significa che abbia particolari poteri curativi, ma senza dubbio, potrebbe essere una soluzione ottimale per migliorare l’ambiente, per dare una fragranza piacevole al luogo in cui lavoriamo e sicuramente ravvivarlo di colori.
COMMENTI SULL' ARTICOLO