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La pianta di Areca non preferisce l’esposizione ai raggi diretti del sole ma comunque ha bisogno di essere esposta ad un ambiente abbastanza caldo e luminoso. Poiché questa pianta di origine tropicale non accetta il freddo, e la temperatura giusta per la crescita si aggira intorno ai 20-25 gradi, è necessario che in inverno venga tenuta al coperto all’interno di apaprtamenti mentre in estate in una posizione ombreggiata.
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Per la buona coltivazione di questa pianta c’è bisogno di un terriccio universale ben bilanciato e sempre drenato. E’ quindi preferibile riporre sul fondo del vaso del materiale vario e grosso tipo sabbia di fiume, per evitare ristagni d’acqua molto dannosi alla pianta.
L’Areca necessita di un rinvaso ogni 2 - 3 anni e bisogna utilizzare un vaso più grande e più profondo, perché le radici si sviluppano soprattutto verso il basso in senso verticale. E’ preferibile un terreno composto così: misto di torba e ad argilla (espansa). Per le piante che hanno già raggiunto una certa altezza può bastare anche solo togliere il terriccio vecchio nei primi centimetri di superficie e sostituirlo con del nuovo.
Per far sì che la pianta cresca bene il terreno va mantenuto umido e quindi consigliamo annaffiature costanti ma non abbondanti. Inoltre sia nei mesi più caldi dell’anno che in inverno, se la pianta si trova vicino ad un termosifone, bisogna spruzzare con un vaporizzatore le foglie utilizzando acqua preferibilmente distillata.
Non sempre la pianta di Areca riesce a mantenere la propria colorazione verde brillante e per questo viene aiutata da prodotti esterni, soprattutto con il concime. E’ opportuno da aprile a settembre aggiungere del concime generico per piante verdi nell’acqua di annaffiatura ogni 15-20 giorni. A volte le foglie possono prendere una colorazione tendente alla giallastra, essa è dovuta a carenza di ferro e quindi bisogna intervenire con fertilizzanti a base della sostanza mancante.
Per permettere una crescita più veloce e rigogliosa, la pianta dell’Areca ha bisogno di una potatura sporadica per togliere le foglie morte e le punte delle foglie secche in modo da dare maggiore forza alle nuove foglie.
La riproduzione dell’Areca può avvenire secondo due metodi: per divisione dei cespi o per seme. La riproduzione per divisione dei cespi, di solito, avviene solo quando la pianta è abbastanza “cresciuta” soprattutto alla base e in questo caso si tolgono i cespi e si rinvasano separatamente. La riproduzione per seme si fa in autunno interrando dei semi freschi in un terreno di sabbia e torba miscelate in uguali quantità (tutto posto poi in contenitori alla temperatura di circa 20°C fino a primavera e conservati in luoghi luminosi).
La fioritura dell’Areca è difficile da ottener nelle piante in vaso, essa può capitare solo se le condizioni di coltivazione sono davvero perfette e favorevoli. Invece la fioritura non è per niente complicata nei luoghi di origine, infatti durante la primavera si possono ammirare dei fiori giallo-bianco (unisessuali). I frutti prodotti sono duri e di colore rosso-arancio.
Ciò che può provocare malattie e danni alla pianta è effettuare delle annaffiature abbondanti, oppure favorire lo scarso drenaggio che porta al marciume delle radici. Inoltre le foglie possono essere attaccate dalla cocciniglia e dalla ruggine e quindi di conseguenza ammalarsi. Un’altra cosa da evitare per il bene della pianta sono le correnti d’aria ed i ristagni d’acqua. Nel complesso la pianta dell’Areca non ha bisogno di molte cure ed accortezze, basta eliminare sempre le foglie divenute secche.
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