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Il nome primula significa primo, infatti è il primo fiore che annuncia il risveglio della natura e l’arrivo della primavera. I gambi della primula sono abbastanza lunghi, le foglie della primula si crescono alla base, possono avere varie forme a seconda della specie e sono ricoperte da peli specialmente nella parte inferiore. Il periodo di fioritura della primula comprende tutta la primavera, questo vale per quasi tutte le specie, durante questo periodo la primula non dovrà essere esposta a temperatura maggiori di quindici-sedici gradi. I fiori sono molto colorati e si riuniscono e sviluppano in vari modi: ad ombrelle, grappoli ecc., sono avvolti da brattee. I frutti della primula sono delle capsule. Come per altre piante, anche della primula sono stati creati vari ibridi, ad esempio il gruppo Polyanthus nato da incroci con la Primula Vulgaris, che contiene piante adatte sia per la coltivazione in giardino che in appartamento. Il genere primula lo si può dividere in specie rustiche, più forti e resistenti, che preferiscono un terreno ricco di sostanza organica ed umido, e delicate che si prestano maggiormente per essere coltivare in appartamento oppure all’esterno se il clima è temperato.
La primula ha un significato di giovinezza fresca e buona fortuna, forse perché sono i primi fiori che compaiono dopo il lungo inverno e annunciano l’inizio della bella stagione. Blooming 24 colori differenti 120PCS peruviani semi del giglio di giardino domestiche di fiori in vaso bonsai alstroemeria Prezzo: in offerta su Amazon a: 8,8€ |
Come abbiamo detto in precedenza il genere primula racchiude numerosissime specie, forse più di cinquecento, naturalmente non possiamo nominarle e spiegarle tutte, ma di seguito vi racconteremo delle principali e maggiormente note:
Primula Veris: il periodo di fioritura di questa specie è quello invernale, i fiori hanno forma di campana e crescono ad ombrella, possono essere gialli o bianchi-arancio ed hanno un’intensa profumazione. Le foglie presentano uno strato di peluria nella parte inferiore. Si sviluppa in modo spontaneo.Primula Vulgaris: come detto nel primo paragrafo, da questa specie nascono molti ibridi ed è quella che è presente in maniera più massiccia nelle zone boschive dell’Europa. Le foglie sono lunghe ed hanno un contorno frastagliato. Primula Malacoides: questa specie trae la propria origine in Cina, può avere un’altezza massima di venticinque centimetri. Ha foglie con piccioli e contorni dentellati. I fiori possono essere bianchi o rosa e il periodo in cui si sviluppano va da gennaio ad aprile.Primula Obconica: anche questa specie proviene dalla Cina, ha foglie a forma di uovo allungato con contorno ondulato. I fiori di riuscono ad ombrelle, hanno un grande calice e possono essere di colore bianco, rosso, azzurro, arancio; il periodo di fioritura va dalla stagione invernale a tutta quella estiva. Primula Sinensis: viene dalla Cina e può raggiungere un’altezza massima di trenta centimetri. Ha foglie lunghe e pelose e fiori colorati che sbocciato da dicembre a marzo. Primula Farinosa: questa specie ha fiori piccoli che sbocciato da maggio a settembre. Si sviluppa spontaneamente in modo particolare sulle Alpi italiane.Primula Elatior: le foglie di questa specie crescono alla base e presentano una leggera peluria nella parte inferiore. I fiori non hanno profumo. Primula X Kewensis: è un ibrido nato dall’incrocio tra la Primula Sinensis e la Primula Floribunda, presenta foglie con contorno dentellato. Il periodo di fioritura va da dicembre ad aprile e i fiori hanno un colore giallo e un delicato profumo. Primula Japonica: le infiorescenze di questa specie possono arrivare ad un’altezza di un metro.Il terreno preferito dalle primule dev’essere leggero, fertile, un po’ acido e molto ben drenato. L’operazione di rinvaso va fatta ogni due anni durante il periodo autunnale, al terriccio andrà aggiunta della sabbia grossa che favorisca il drenaggio dell’acqua in eccesso; naturalmente bisognerà usare un vaso più grande ma non di molto. Dopo questa operazione si elimineranno le eventuali foglie ingiallite e si innaffierà.
La moltiplicazione delle primule avviene per seme o per divisione della pianta.
Come abbiamo detto nei paragrafi precedenti, ci sono tantissime specie di primule quindi il periodo giusto per la semina varierà da specie a specie; le primule che rientrano nel genere delicato possono essere seminate durante tutto l’anno, tranne quella Malacoides e Obconica, e devono essere esposte ad una temperatura di circa quindici-sedici gradi coperte con del vetro. I primi germogli si hanno dopo circa quindici-venti giorni. Come detto più volte, la moltiplicazione per seme è incerta perché non si ha la sicurezza di ottenere nuove piantine uguali a quella madre. Si dovranno posizionare i semi in file parallele ed interrarli leggermente e, successivamente, si coprirà il contenitore con della plastica o vetro per mantenere una corretta temperatura che dovrà essere di circa dodici-quindici gradi e per evitare che il terriccio diventi secco troppo presto. Alla comparsa dei primi germogli bisognerà togliere la plastica e porre il contenitore in una zona maggiormente luminosa e aerata; se all’interno delle nuove nate notate piantine deboli e poco robuste eliminatele. Al raggiungimento di una grandezza sufficiente le piantine saranno pronte per essere trapiantate nei vasi e concimate fino allo spuntare dei boccioli.Abbiamo detto in precedenza che la primula si rinvasa ogni due anni. Nell’anno in cui non avviene questa operazione sarà opportuno rinnovare almeno due centimetri di terreno superficiale con del terriccio nuovo e fresco. Quando la primula comincia a sbocciare bisognerà apportarle del concime liquido mescolato all’acqua di innaffiatura ogni quindici giorni circa fino alla fine della fioritura. Il tipo di concime liquido più adatto deve contenere poco azoto, fosforo e potassio in maggior quantità, ma anche manganese, ferro, zinco, rame, boro ecc., elementi necessari per il corretto sviluppo della pianta.
L’apporto di acqua deve essere costante in primavera ed estate quando le temperature sono più alte, ma fate sempre attenzione a non provocare ristagni idrici molto dannosi per la primula.Potare la primula significa eliminare foglie ingiallite o deboli e secche che sarebbero facilmente vittime di attacchi parassitari. La raccolta delle foglie deve essere fatta nel periodo primaverile prima che la primula fiorisca, quella dei rizomi in inverno e quella dei fiori prima che si schiudano.
Questa pianta può essere vittima di diversi attacchi, di parassiti, funghi ecc., oppure di nostri comportamenti poco attenti che possono provocarle dei danni.
La presenza di foglie ingiallite su questa pianta, ad esempio, potrebbe essere sintomo di posizionamento in luogo troppo secco e caldo.Se invece notate che il periodo di fioritura diventa più breve, vorrà dire che la pianta sarà stata messa in un luogo con temperatura troppo alta.La muffa grigia invece è causata da un fungo che si sviluppa maggiormente quando siamo in presenza di elevata umidità. Un acaro molto fastidioso che attacca moltissime piante e non risparmia nemmeno la primula è il ragnetto rosso. Per prevenire l’infestazione bisognerà mantenere un ambiente umido perché esso prolifera in ambienti secchi e aridi, nel caso d’infestazione già avvenuta procedere con la somministrazione di antiparassitari. Questo acaro attacca le foglie, le porta all’ingiallimento con successiva comparsa di macchie giallo-marroni e la conseguente caduta. Un altro parassita nemico di questa pianta è l’afide, esso porta alla deformazione di tutta la pianta, succhia le sostanze nutritive della pianta portandola al deperimento. Si consiglia l’uso di insetticidi.La primula ha molte proprietà terapeutiche. Un infuso di rizomi di Primula Veris precedentemente essiccati possono avere effetto diuretico, espettorante e può essere utile con la diarrea; impacchi di rizomi freschi pestati si usano come effetto sedativo. Un decotto preparato con le foglie di aprile o giugno, aiuterà persone che soffrono di reumatismi, artrite e gotta; consumate fresche crude o cotte hanno proprietà depurative. I fiori essiccati della primula danno un the molto aromatico e, in cucina, sono perfetti per preparare delle ottime frittate.
Una badessa tedesca, Santa Ildegarda, attribuiva alla primula la proprietà di combattere gli stati malinconici, andava posizionata sul cuore.
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