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Essendo delle piante acquatiche, il loro ambiente ideale sono i bacini d’acqua, laghetti, acquari ecc.; preferiscono posizioni soleggiate. Alcune specie non temono il freddo.
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Il terreno migliore per questo tipo di piante deve essere di tipo fertile, unito a letame, sabbia e terra di giardino.
Le piante ossigenanti vanno piantate in primavera interrandole per cinque centimetri al di sopra del terriccio. Prima di tutte andranno piantate quelle paludose intorno allo specchio d’acqua, successivamente quelle sommerse e poi le ossigenanti. Il terriccio di fondo dovrà avere uno spessore di quindici centimetri. Dopo l’operazione di messa a dimora, si dovrà aggiungere l’acqua.
E’ indicata anche l’acqua di casa. Quando si riempie lo specchio d’acqua bisogna far attenzione a compiere questa operazione in modo delicato evitando così di smuovere troppo il terriccio che sporcherebbe subito l’acqua. Effettuato il riempimento dello specchio d’acqua, bisognerà aspettare qualche giorno, circa una settimana, prima di inserire pesci ed altri animali e dare il tempo a queste piante di cominciare a produrre ossigeno.
Le piante acquatiche vanno concimate con concimi appropriati che si trovano in commercio, in genere di sciolgono nell’acqua di coltivazione oppure si potrà usare un concime di tipo granulare.
Le piante ossigenanti si moltiplicano per divisione dei rizomi. Questa operazione andrà fatta ogni tre anni e si eliminerà con forbici ben pulite e disinfettate la parte senza germogli. I rizomi vanno piantanti sul fondo dello specchio d’acqua in piena terra.
Come detto in precedenza, queste piante crescono molto rapidamente espandendosi molto, nel caso in cui occupassero spazi troppo ampi si potrà procedere con un taglio di dieci centimetri sotto l’acqua ed eliminando le parti tagliate.
Alcune specie producono fiori di piccole dimensioni.
In genere non sono soggette all’attacco di malattie e parassiti.
In vivai e negozi specializzati possiamo benissimo trovare le piante ossigenanti, prima di sceglierle però teniamo conto dell’ambiente a nostra disposizione e, soprattutto, della grandezza e delle caratteristiche del nostro specchio d’acqua.
Ora vi illustreremo le specie maggiormente diffuse. Miryophyllum Aquaticum: è originaria dell’America, di dimensioni medie, che può raggiungere un’altezza di sessanta centimetri. Necessita di una luce intensa e non è molto facile da coltivare. Preferisce un’acqua abbastanza calda con una temperatura di circa venti-ventiquattro gradi, mentre non resiste a temperatura inferiori allo zero. Durante le stagioni più fredde sarebbe opportuno spostarle in serra o comunque in un posto riparato, mentre in quelle calde può essere benissimo posta all’esterno. Questa pianta ha bisogno di un costante apporto di fertilizzante e di anidride carbonica.
Elodea Densa: questa pianta trae la propria origine dall’America centrale e del sud, è di tipo perenne e presenta fusti sottili e flessibili che possono arrivare ad una lunghezza di più metri. In estate sviluppa fiori di colore bianco. Non deve essere assolutamente lasciata in superficie in quanto un’esposizione troppo prolungata al sole può provocarne la morte. Riesce a sopravvivere anche a temperature fredde ma solo per brevi periodi. Questa pianta preferisce acque con molto calcare e odia quelle acide, in terreno in cui va piantata deve essere ricco di sostanza organica e sabbia. Ceratophyllum demersum: è diffusa un po’ in tutto il mondo e in modo particolare nelle zone con clima temperato e tropicale. Preferisce acqua piuttosto ferme con temperatura di quindici-trenta gradi nel periodo estivo. Può arrivare ad un’altezza di tre metri. Sviluppa foglie riunite in gruppi da sei a dodici che possono essere lunghe fino a quattro centimetri. I fiori sono piccolissimi e di colore verde. Coltivata in acquario è un ottimo nascondiglio per i pesci.
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