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Le foglie della roverella si presentano alterne, munite di lobi dalla forma arrotondata e arrivano ad una lunghezza di 7-8 centimetri circa. L'albero si distingue dalle altre querce perché durante la stagione invernale tiene spesso le foglie seccate attaccate ai propri rami.
La fioritura avviene tra il mese di aprile e quello di maggio. Maschi e femmine si trovano sul medesimo albero: i primi presentano una tonalità gialla e superano di rado i 5 centimetri di lunghezza, i secondi hanno colore tendente al verde e sono o riuniti in piccolo numero o solitari. I frutti della roverella sono le tipiche ghiande della quercia, con una forma allungata e ovoidale, circondata per metà dalla tipica cupola di squame. I frutti della roverella hanno un sapore dolce e, se è ben diffuso il loro utilizzo per nutrire i maiali, in passato, in momenti di carenza di cibo, queste ghiande sono state spesso usate per ottenere la farina e da queste un particolare tipo di pane. In questo modo si possono inoltre produrre inoltre dolci e anche una bevanda particolare che si avvicina al caffè.Avviene per seme: interrare i semi della ghianda in vasi all'aperto, premurandosi di mantenerli in condizioni umide e non asciutte a non più di due mesi dalla loro raccolta, dal momento che i semi della roverella, come accade per le altre querce, hanno breve vita.
Si opera in seguito con il trapianto della pianticella da effettuare all'aperto. Dopo tre anni circa si conclude con la definitiva messa a dimora.La roverella predilige terreni profondi, ben drenati e che possano godere di una buona fertilità e umidità della condizione atmosferica.
La roverella ha un buon valore ornamentale, per la sua imponenza e la bellezza del fogliame, dei fiori e dei rami che disegnano intrecci di pregevole effetto estetico. E' importante, inoltre, il suo apporto nel fornire riparo dal vento e luoghi rinfrescati dalla ombra che crea con la sua ampia chioma. E' pertanto un ottimo albero per parchi e giardini, ma anche nella creazione di viali alberati. Il suo legno, si è detto, non si lavora facilmente ed è in prevalenza utilizzato come materiale combustibile. Più raramente viene usato anche nel lavoro destinato a costruzioni navali.
La roverella teme in particolare la cosiddetta “processionaria della quercia” che apporta danni soprattutto alle sue foglie, provocandone secchezza e conseguente caduta. Oppure l'oidio delle querce, che attacca anch'esso le foglie e pure i germogli, producendo dannose macchie bianche.
Se attualmente il legno della roverella è utilizzato in particolare come combustibile, in passato era imponente il suo uso finalizzato alla costruzione di traversine ferroviarie. Per questo motivo, lo sviluppo delle vie ferroviarie nel nostro paese - specie all'inizio di due secoli fa - condusse a un ripetuto abbattimento di questo tipo di alberi e quindi a una significativa riduzione degli esemplari di roverella.
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