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Ma i tulipani, inseriti in composizioni insieme a foglie verde scuro e a bacche, sono anche un augurio di felice Natale per le persone amate. Scelti in rosso o in rosa, recisi o come pianta in vaso, si regalano per la Festa della mamma, la prima domenica di maggio. Tulipani in queste due tonalità sono anche, da lungo tempo, una scelta classica ed elegante in occasione di un matrimonio, in particolare se celebrato nella stagione primaverile. Nel bouquet da sposa, nelle decorazioni per la cerimonia e per il ricevimento nuziale sono simbolo dell'amore della coppi.
Simbolo del ciclo della crescita, del ritorno del calore e dell’abbondanza dopo l’inverno, il tulipano è molto usato anche per la Pasqua. Durante il periodo pasquale i tulipani, dai colori luminosi, gialli, arancioni, rosa, rossi, variegati, sono inseriti in decorazioni e centrotavola. Annunciando la rinascita in natura ma portano anche l’augurio di una pronta guarigione: un mazzo con questi fiori di colore rosa si può regalare ad un ammalato in testimonianza di affetto; di colore arancione per trasmettergli una forte carica di energia; di colore giallo per rallegrare chi è in convalescenza. Con i tulipani si festeggiano anche i compleanni che cadono in primavera, ma anche la maternità e le nuove nascite. In generale, quindi, sono l’ideale per complimentarsi del raggiungimento di traguardi importanti. Infine, sono utilizzati anche come simbolo di estremo addio per l’eterno riposo di un defunto e di sentite condoglianze se inserite in una corona funebre. Almond Blossom by van Gogh. Puzzle 1000 Teile Prezzo: in offerta su Amazon a: 13,32€ |
Anche se il tulipano è il simbolo dei Paesi Bassi, la sua origine è Persiana. Il nome deriva dal turco ‘tullband’, in riferimento ai turbanti di mussola che ricordano i fiori di tulipano fioriti. Venne importato in Europa per la prima volta, nel 1554, dal fiammingo Ogier Ghislain de Busbecq, studioso di scienze naturali e ambasciatore di Fernando I alla corte di Solimano il Magnifico. Questo sultano ne spedì alcuni bulbi al botanico Carolus Clusius, responsabile dei giardini reali olandesi, per svilupparne la coltivazione che avvenne con successo. Clusius ne regalò dei bulbi a un droghiere, che non li conosceva, e li cucinò in frittura e li degustò conditi con olio e aceto. Ancora oggi, i fiori freschi di determinate varietà di tulipano sono aggiunti ad antipasti, insalate e dolci, mentre i bulbi essiccati sono macinati a farina in alcune aree del Giappone.
Nel 1570 iniziò l’importazione dei tulipani dalla Turchia all’Olanda, dove la coltivazione si diffuse a partire dal 1593. I mercanti veneziani li commercializzavano e i più ricchi presero ad acquistare questi bulbi e, in breve tempo, diventò di moda portarli in bouquet. Il commercio dei tulipani diventò un investimento che crebbe rapidamente con frenesia, diventando una ‘tulipanomania’, una brama febbrile collettiva di possesso che si propagò in Europa. Gli olandesi, oltre a coltivarli in tutti i giardini, ci specularono con 'opzioni di acquisto' . La ‘bolla dei tulipani’ (1634-1637), fu la prima speculazione capitalista documentata: scoppiò il 5 febbraio 1637, trascinandosi dietro le rovine economiche e i fallimenti degli olandesi. Il 27 aprile 1637 fu emesso un decreto per equiparare l’acquisto e la vendita dei bulbi di tulipano a qualsiasi altro settore, così i prezzi si ridimensionarono. Nel XIX secolo diventarono popolari anche in Inghilterra.Il tulipano compare anche nel titolo della commedia italiana ‘Pane e tulipani’ (1999) di Silvio Soldini, vincitrice di 9 David Donatello e 5 Nastri d’Argento. Narra della fuga improvvisata e del riscatto esistenziale e sentimentale di una casalinga. Proprio qui viene spiegata l'origine persiana del tulipano.
I tulipani neri, eleganti e dall’aura di mistero, simbolo di forza e di potere, ispirarono autori di opere letterarie e cinematografiche. Nel breve romanzo storico d’avventura dello scrittore francese Alexandre Dumas (Dumas Davy de la Pailleterie, 1802-1870), un brutale linciaggio avvenuto in Olanda, nel 1672, è nello sfondo di una vicenda romantica e di spionaggio industriale collegate alla coltivazione dei tulipani. In un’allegoria politica contro la pratica della tirannia in ogni tempo, il fatale ‘Tulipano Nero’ (1850) diventò simbolo di tolleranza, di giustizia, di amore vero, e alla fine fiorì comunque nonostante tanti impedimenti. Questo romanzo ispirò la trama di alcune pellicole dal titolo omonimo a partire dal film muto di avventura del 1921, ma anche indirettamente l’avventura farsesca di ‘Le Tulipe Noir’ (1963) di Christian Jaque, trasposto nella regione del Roussillon al tempo della Rivoluzione Francese. Il ‘tulipano nero’ (Alain Delon), un giovane nobile mascherato che cercava giustizia per i rivoluzionari vendicandosi delle angherie degli aristocratici, riuscì ad unirsi ai sanculotti e ad attaccare la Bastiglia (1789). Mentre ‘Operazione Tulipano nero’ fu un piano attuato negli anni 1946-1948 dal ministro della Giustizia olandese Kolfschoten per deportare tutti i tedeschi (3.691 persone) dai Paesi Bassi, nel breve documentario finlandese (1988) diretto da Pacho Lane, ‘Il Tulipano Nero’ (The Black Tulip) era l'aereo che rimpatriava le salme dei soldati sovietici che avevano combattuto in Afghanistan.Dopo aver narrato la storia del tulipano e scoperto il significato dei suoi colori, veniamo ora ad una questione più concreta: quanto ci costano? Il prezzo dei tulipani non è eccessivo, ma varia molto a seconda della stagione in cui viene acquistato e dal paese di provenienza. Il periodo di fioritura naturale dei tulipani è la primavera, acquistandoli in questo periodo, quindi, il prezzo scenderà, mentre sarà un po' più alto nelle altre stagioni. I tulipani migliori provengono, naturalmente, dall'Olanda perchè qui si coltivano da più tempo e si è creata proprio una cultura del fiore. Importandoli da questo paese, però, dovrete considerare nel prezzo totale anche le spese di viaggio e di trasporto. Se acquistati da serre italiane, invece, il prezzo sarà leggermente più basso. In ogni caso, le cifre si aggirano intorno a pochi euro per fiore e un po' meno per il bulbo.
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