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Tra i principali effetti benefici riconosciuti al rafano vi è, come abbiamo visto, la forte presenza di vitamina C, ottimale per l'organismo e in particolare per il sistema immunitario. Ma i benefici legati a questa pianta non finiscono qui: il rafano può rivelarsi anche un efficace antibiotico, nonché un espettorante e depurativo per l'apparato respiratorio. Depurativo il rafano, di cui si utilizzano prevalentemente rizoma e radici, può essere utile anche per l'apparato digerente, seppure, come abbiamo visto, non adatto a tutti i soggetti. Per uso esterno estratti della pianta si rivelano efficaci nei riguardi di eritemi, scottature ed infiammazioni della pelle. Anche in caso di uso esterno, occorre però fare attenzione: soggetti particolarmente sensibili ai suoi componenti e ai suoi principi attivi potrebbero infatti sviluppare un senso di nausea, mal di testa, bruciore agli occhi. In questo caso è necessario sospendere il trattamento per mettersi alla ricerca di un rimedio fitoterapico altrettanto efficace. L'utilizzo è inoltre sconsigliato alle donne in gravidanza.
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Sebbene non particolarmente diffusa, in parte perchè si tratta di una pianta che non offre particolari potenzialità decorative, il rafano è particolarmente semplice da coltivare sul nostro territorio e non richiede troppe cure ed attenzioni, in parte perchè originario di terre dalle caratteristiche e dai climi simili a quelli italiani, in parte perchè naturalmente in grado di adattarsi a diverse situazioni e condizioni. Le poche condizioni richieste sono una posizione soleggiata e spazio per poter far crescere le radici in profondità: lo sviluppo del rafano infatti è tale per cui sia necessario spazio verticale nel terreno, mentre in superficie spuntano solo le foglie che crescono dalla sommità e possono essere sfruttate per insalate e condimenti. Le radici vengono poi raccolte solitamente in autunno, con l'aiuto di strumenti adatti: esse possono arrivare anche a trenta cm di profondità. Per la moltiplicazione, è sufficiente interrare parte di una radica a circa cinque cm di profondità: è possibile compiere questa operazione in vaso, ma occorre poi provvedere allo spostamento nel terreno affinchè la pianta abbia spazio sufficiente alla crescita.
Il rafano si trova in commercio sotto forma di sostanza base di creme e prodotti ad uso esterno, principalmente indirizzati alla risoluzione di problemi legati alla pelle. Molti sono però i sistemi di consumo per uso interno, che possono essere rivolti a disturbi di varia natura. Le parti contenenti la maggior quantità di principio attivo sono certamente le radici e il rizoma: esse sono anche le parti maggiormente saporite. Tuttavia, anche le foglie trovano vasto impiego, per esempio nel consumo di insalate composte da erbe miste, oppure bollite e mangiate per la loro azione vermifuga. Accanto alla vitamina C, il rafano offre una vasta quantità di calcio, sodio e magnesio, tutte sostanze importanti per il benessere fisico dell'individuo. Il rafano si può trovare infine come base di sciroppi antibiotici o espettoranti. Il consumo in ambito culinario, anche non in presenza di particolari disturbi, offre infine facilitazioni per la digestione e una ulteriore protezione per l'intestino.
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